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Michele Massimo Sorvillo: un nuovo Diacono per la Chiesa di Teano-Calvi

Domenica 20 febbraio 2022. Il Vescovo S.E. Mons. Cirulli ha ordinato Diacono l'accolito Massimo Sorvillo

Da oggi sei servitore di questa Diocesi di Teano – Calvi“. Con queste parole il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha salutato il neo-Diacono Massimo Sorvillo al termine della Celebrazione Eucaristica tenutasi Domenica 20 Febbraio presso la Chiesa Madre di Sparanise, in occasione della sua Ordinazione Diaconale.

Durante la Celebrazione, è stato molto toccante l’idea di riservare uno scranno vuoto con uno striscione “riservato alla famiglia Del Vecchio”, con la quale si è voluto ricordare il compianto accolito Nicola Del Vecchio, scomparso solo alcune settimane fa e che avrebbe dovuto essere ordinato Diaconato insieme al suo amico e compagno di cammino Massimo.

Al neo-Diacono Massimo il Vescovo ha affidato il prezioso e delicato incarico di Direttore della Caritas Diocesana di Teano-Calvi.


Un Sinodo per ritrovare la bellezza di essere Chiesa a partire dall’ascolto

Giovedì sera l'incontro sul web per sacerdoti, diaconi, religiosi e laici con la professoressa Giuseppina De Simone, membro del Gruppo di servizio nazionale del Cammino sinodale

“Il dono del Sinodo che abbiamo ricevuto richiede da parte nostra gratitudine e responsabilità, ma anche gioia ed entusiasmo…”, così il vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha aperto l’incontro di giovedì sera sui temi del Sinodo, a cura della professoressa Giuseppina De Simone, membro del Gruppo di servizio nazionale del Cammino sinodale.  “Il mondo sta cambiando ma in esso risuona ancora la parola del Signore: ecco faccio una cosa nuova, non ve ne accorgete? Il suo rimprovero ci stimola ad aprire gli occhi, il cuore e la mente perché anche di fronte ai più difficili cambiamenti Dio è sempre con noi, e dove c’è Lui c’è novità e la gioia di essere fratelli e sorelle, c’è entusiasmo per riprendere con forza l’annuncio del Vangelo… entusiasmo perché la grazia continua a scendere abbondante su tutta l’umanità e su tutto l’universo”.

In questa logica di cambiamento e di accoglienza, va letto lo sforzo da compiere perché il cammino sinodale della Chiesa non sia vanificato da stanchezza e sfiducia, ma sia occasione per “ritrovare la bellezza di essere Chiesa e la consapevolezza di ciò che si fa Chiesa in questo tempo particolare e nei luoghi in cui il Signore ci ha posto, vivendo la gioia e la fatica dell’essere insieme”, così la professoressa De Simone. “Ma come si realizza oggi quel camminare della Chiesa per annunciare il Vangelo; e quali passi il Signore ci invita a compiere? Non è una domanda astratta”. La provocazione della relatrice è sulla concretezza di un’esperienza: “La domanda, infatti, non riguarda il confronto sulle idee. È condividere e camminare insieme”. Parole che attivano necessariamente processi di cambiamento a partire dal modo di dialogare internamente alla Chiesa; dalla volontà di ascoltarsi…

Un processo che richiede anche la pianificazione dell’ascolto: “sia ampio, esteso all’intera comunità di tutti i battezzati”, così la relatrice per dire la portata di un evento che serve a ridisegnare la Chiesa sui sogni e le speranze delle persone, anche quelle più lontane nella comunità, o quelle ferite, o le più critiche, scorgendo in ogni storia i segni della presenza del Signore La Chiesa non è fine a se stessa. Non è una realtà chiusa in se stessa. Esiste per l’annuncio del Vangelo che è per tutti e deve andare verso tutti… perciò ad essa non stanno a cuore solo le persone che ne fanno parte”.

Riflessione che apre ad una prospettiva necessaria: essere tra la gente, ascoltandone il racconto di vita (“perché l’altro è terra sacra…”) ma al contempo narrandosi come Chiesa con il proprio bagaglio di storia e tradizioni, di esperienze che nei secoli e oggi, nella quotidianità, continua a sanare le ferite, a proteggere, a dare dignità alle persone, ad orientare sulla strada dell’amore.

Il Sinodo della Chiesa universale, in cui si inserisce la riflessione del sinodo della Chiesa italiana, vuole generare occasioni di incontro che arricchiscono e da cui la Chiesa stessa può trarre suggerimento e spinta per rinnovarsi nell’annuncio del Vangelo che non cambia e porta con sé l’unico e vero messaggio di speranza: una vita donata per i fratelli è quella che vale, una vita nella verità e nella carità.

E’ stata identificata come fase narrativa, questa iniziale del sinodo in cui la logica richiama il cammino dei discepoli di Emmaus, che raccontandosi e ascoltando il Maestro ritrovano il senso della loro missione: un annuncio di gioia rinnovato dalla speranza e dalla certezza che il Signore cammina con l’uomo e per lui apre strade nuove, su cui non c’è da temere.

Le Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo riprenderanno la riflessione sul sinodo già tra pochi giorni con l’incontro in presenza del 23 febbraio sul tema “Il Sinodo: momento di Grazia”, a cura di don Francesco Cosentino, docente di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana e Officiale della Segreteria di Stato. Appuntamento alle 18.30 presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo.


Comunicazione del Vescovo – Nomine 21.02.22

In data odierna, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha nominato:

– il Rev.do Diacono Giovannino Mercone Economo Diocesano

– il Rev.do Diacono Michele Massimo Sorvillo Direttore della Caritas diocesana

– il Rev.do don Massimiliano Domenico Piciocchi membro del Collegio dei Consultori.

S. Messa in onore del Venerabile Padre Agostino Ernesto Castrillo nell’Anniversario della sua nascita

Il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli presiede l'Eucaristia nella parrocchia di San Giovanni in Pietravairano

Nella serata di oggi, presso la Chiesa di San Giovanni Evangista, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha presieduto la celebrazione della Santa Messa in occasione dell’anniversario della nascita del Venerabile Padre Agostino Ernesto Castrillo, nato a Pietravairano il 18 febbraio 1904.

Durante l’omelia, il Vescovo ha ricordato la presenza dell’allora giovane frate presso la parrocchia di Ascoli Satriano (diocesi di origine del nostro Pastore), da tutti ricordato come il “fraticello santo” per la sua giovane età e per le sue doti umane rivolte ai più bisognosi.


Incontro formativo del percorso sinodale con Giuseppina De Simone

L'equipe sinodale delle Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo convoca sacerdoti, religiosi, diaconi, referenti diocesani e fedeli laici per un incontro di formazione

L’Equipe sinodale delle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo comunica la data di un incontro web in programma giovedì 17 febbraio.

Lettera di convocazione (scarica ora)

Ai Sacerdoti, diaconi, religiosi,
referenti sinodali uffici Diocesani e fedeli laici

Carissimi,

dopo i primi appuntamenti che ci hanno coinvolti sui temi e le motivazioni del percorso sinodale che Papa Francesco chiede alla Chiesa; dopo esserci confrontati tra sacerdoti e tra delegati; dopo la recente esperienza della Peregrinatio Verbi, anch’essa motivo di richiamo al Sinodo, torniamo ad incontrarci per pianificare le modalità di confronto “dal basso” da attivare nelle Parrocchie, nei Gruppi/Movimenti diocesani, negli Uffici diocesani prima di convergere nuovamente in una riflessione corale da condividere tra qualche mese con la Chiesa italiana.

Per facilitare la partecipazione di tutti, abbiamo pensato alla formula di un incontro online Giovedì 17 febbraio alle ore 20.30 a cui accedere tramite il link che vi verrà comunicato successivamente.

Avremo con noi la Professoressa Giuseppina De Simone, referente della Segreteria Nazionale per il Sinodo, che ci porterà la sua testimonianza e il suo contributo sull’esperienza che stiamo vivendo.

10.02.2022                                                                                                                                                        L’èquipe sinodale

 

 

Covid 19: calano i contagi, riprendono le attività pastorali in presenza

S.E. Mons. Giacomo Cirulli annuncia la ripresa delle attività in presenza per le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo a partire dal 13 Febbraio

Con una nota a firma di S. E. Mons. Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, è disposta la ripresa delle attività pastorali in presenza per le Comunità delle due Chiese dell’Altocasertano. La discesa della curva pandemica consente lo svolgimento di iniziative e incontri, rimanendo confermate le norme di igiene e profilassi.

Di seguito il testo della nota (scarica ora PDF):

                                                     Ai Presbiteri, Diaconi, Religiosi/e, Laici
delle Diocesi di Teano – Calvi e Alife – Caiazzo

 

Carissimi fratelli e sorelle,

vista la considerevole discesa della curva pandemica e le previsioni degli organismi ufficiali di ulteriore diminuzione dei casi di positività, vi comunico che le attività pastorali, catechistiche e formative a partire da domenica 13 febbraio possono riprendere in presenza, tenendo sempre presenti le norme di profilassi e igienizzazione per il contenimento della pandemia.

Per tutte le altre disposizioni vi rimando a quelle comunicate in precedenza e attualmente ancora in vigore.

Nel Suo Nome vi benedico tutti.

Teano, dal Palazzo Vescovile 12 febbraio 2022

Giacomo, Vescovo

Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano: inaugurato il VI anno giudiziario

Il Vescovo moderatore, S.E. Mons. Giacomo Cirulli e il vicario giudiziale del TEI, Mons. Francesco Leone, inaugurano i lavori del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano per il nuovo anno giudiziario

Inaugurato il VI anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano (TEI) delle Diocesi di Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca e Teano-Calvi.
Lo scorso 3 febbraio, presso l’Episcopio di Teano, S.E. Mons. Giacomo Cirulli, vescovo moderatore dell’ufficio giuridico ha convocato i Membri per l’inizio del nuovo anno e per un momento di confronto sulle attività svolte tramite questo servizio pastorale rinnovato in tutta la Chiesa dopo la pubblicazione del Motu proprio di Papa Francesco Mitis Judex Dominus Jesus (2015) che rivede il criterio di pastoralità ed economicità circa i processi relativi alle nullità matirmoniali.
A dare lettura della relazione sul bilancio del 2021, Mons. Francesco Leone vicario giudiziale del TEI: dal documento si evincono i dati dell’anno appena trascorso su cui ha pesato il Covid19 e le sue attuali conseguenze. Meno cause (undici in totale) per le mancate possibilità di incontri/confronti tra avvocati, giudici, coppie desiderose di affidare il proprio caso al Tribunale; nel documento di Mons. Leone ulteriori approfondimenti di carattere teologico e spirituale, in linea con il Magistero, sulla missione di ogni tribunale nella Chiesa.
Segue il testo integrale della Relazione:

Teano, giovedì 3 febbraio 2022

Eccellenze reverendissime,
carissimi confratelli,
questo incontro – dopo la pubblicazione della Relazione 2021 sui siti diocesani – sostituisce, come per lo scorso anno, l’inaugurazione formale del 6° anno giudiziario del TEI e prende atto dell’inizio del suo 2° quinquennio, con decreto del 19.3.2021, firmato dai due Vescovi delle 3 Diocesi intestate e inviato ai superiori organi della disciplina ecclesiastica, cioè alla Segnatura Apostolica e alla CEI, come pure alla Conferenza Episcopale Regionale Campania.

Il 1° luglio 2021 vi è stata la conferma nei rispettivi ruoli giudiziari del sottoscritto Vicario (Sessa Aurunca), del Cancelliere (Alife – Caiazzo) e del Difensore del Vincolo (Sessa Aurunca), mentre il 24 novembre 2021 è stato pure confermato Giudice Collegiale il Rev. Don Luigi Gennaro De Rosa (Teano – Calvi).

INTERVENTI DEL MAGISTERO

Il Santo Padre Francesco, verso la fine dello scorso anno, ha avuto ancora una particolare attenzione verso i Tribunali Ecclesiastici, istituendo la “Commissione di verifica” dell’applicazione del MIDI nelle Chiese d’Italia, volendole sostenere direttamente “nella ricezione della riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio”.
Il principio da tener presente in questa materia è quello della vicinanza tra il Vescovo, che è il “giudice nato” (can. 375) nella propria diocesi, e i fedeli che nutrono una giusta aspettativa di poter presentarsi al Tribunale del proprio Ordinario diocesano, per chiedere giustizia in ordine alle varie fattispecie di causa.
Il Papa fa notare che, sebbene il Codice permetta al Vescovo di accedere ad altri Tribunali, “tale facoltà dev’essere intesa come eccezione e pertanto ogni Vescovo che non ha ancora il proprio Tribunale ecclesiastico deve cercare di erigerlo o almeno adoperarsi affinché ciò diventi possibile” (n. 3).
Rimane chiaro che i caratteri del nuovo processo canonico matrimoniale sono sempre quelli della prossimità tra i fedeli ed il Tribunale, della celerità delle procedure giudiziarie e della gratuità, circa i contributi richiesti ai fedeli, che in caso di necessità possono beneficiare o del gratuito patrocinio ovvero della riduzione delle spese.
Lo scorso anno Papa Francesco, nell’allocuzione alla Rota Romana del 29 gennaio 2021, ha parlato del bonum familiae e ha chiuso alla possibilità che questo possa essere un nuovo capo di nullità, perché tale bene è “la figura teologica della famiglia, in quanto effetto del matrimonio come prefigurato dal Creatore…, (per cui) la giurisprudenza della Rota Romana, in sintonia con il Magistero Pontificio, ha illustrato la gerarchia dei beni del matrimonio e ha chiarito che la figura del bonum familiae va ben al di là del riferimento ai capi di nullità”.
Quest’anno, giovedì 27 gennaio 2022, egli ha ricordato l’Anno della Famiglia “Amoris Laetitia” e il percorso sinodale in atto, che interpella e coinvolge anche l’ambito giudiziario.
Perciò ha voluto riflettere, con gli Uditori e operatori rotali, sulla sinodalità nei processi canonici di nullità matrimoniale.
Infatti, il lavoro del Sinodo, svolto a vari livelli, “va posto in dialogo con l’attività giudiziale, al fine di favorire un più generale ripensamento dell’importanza che l’esperienza del processo canonico ha per la vita dei fedeli che hanno vissuto un fallimento matrimoniale e, al tempo stesso, per l’armonia delle relazioni all’interno della comunità ecclesiale”.
Il Papa ha poi sottolineato alcuni punti nodali:
a) “anzitutto, la sinodalità implica il camminare insieme.
Superando una visione distorta delle cause matrimoniali, come se in esse si affermassero dei meri interessi soggettivi, va riscoperto che tutti i partecipanti al processo sono chiamati a concorrere al medesimo obiettivo, cioè quello di far risplendere la verità su un’unione concreta tra un uomo e una donna, arrivando alla conclusione sull’esistenza o meno di un vero matrimonio tra di loro…;
b) La ricerca condivisa della verità deve caratterizzare ogni tappa del processo giudiziario.
E’ vero che in questo talvolta ha luogo una dialettica tra tesi contrastanti; tuttavia, il contraddittorio tra le parti dovrebbe svolgersi sempre nell’adesione sincera a ciò che per ognuno appare come vero, senza chiudersi nella propria visione, ma essendo aperti anche al contributo degli altri partecipanti al processo…;
c) La sinodalità implica poi un esercizio costante di ascolto.
Anche in quest’ambito occorre imparare ad ascoltare, che non è semplicemente sentire.
Bisogna cioè comprendere la visione e le ragioni dell’altro, quasi immedesimarsi con l’altro…;
d) La sinodalità dei processi chiede infine il discernimento…, fondato sul camminare insieme e sull’ascolto; ciò permette di leggere la concreta situazione matrimoniale alla luce della Parola di Dio e del magistero della Chiesa.
La decisione dei Giudici appare così come un calarsi nella realtà di una vicenda vitale, per scoprire in essa l’esistenza o meno di quell’evento irrevocabile e il valido consenso sul quale si fonda il matrimonio”.

FINALISMO DELLA RIFORMA

Il camminare insieme nel giudizio vale per tutti i partecipanti al processo, per cui il Sommo Pontefice nota e ribadisce che “l’amministrazione della giustizia nella Chiesa è una manifestazione della cura delle anime, che richiede sollecitudine pastorale per essere servitori della verità salvifica e della misericordia.
Questo ministerium veritatis assume un peculiare rilievo nei Vescovi, quando giudicano in prima persona, soprattutto nei processi più brevi, nonché quando esercitano la loro responsabilità nei confronti dei propri Tribunali, mostrando anche così la loro sollecitudine paterna nei confronti dei fedeli”.
Il Papa desidera, con la riforma dei processi matrimoniali, la sanazione di quelle situazioni familiari irregolari che richiedono una particolare trattazione e definizione, attraverso il processo giudiziale, ma ha voluto anche ribadire e riaffermare a tutti i livelli il principio e la proprietà fondamentale dell’indissolubilità del vincolo, sia quello naturale e ancora di più quello sacramentale.
Molto si è operato e si opera in tal senso, attraverso i Tribunali diocesani ed interdiocesani o anche regionali, ma ci sono ancora tante situazioni patologiche coniugali che si possono convalidare e sanare, con l’impegno condiviso degli operatori pastorali nelle comunità parrocchiali e di quelli giudiziali, che intervengono sollecitamente alla presentazione della domanda da parte degli attori o di chi ha interesse nella causa.
Si tratta, in certo modo, dell’applicazione pratica della parabola della pecorella smarrita o, se si vuole, dell’incontro al pozzo tra Gesù e la samaritana, poiché molti desiderano ritrovare la strada giusta ed estinguere la sete di una vita non pienamente vissuta a livello ecclesiale e civile.
In tal senso, molto può giovare il lavoro condiviso e solidale tra gli operatori dei Consultori diocesani, degli Uffici di pastorale familiare e i ministri sacri, che sono a diretto contatto con i fedeli, nei vari paesi e località.

BILANCIO ANNUALE

Nel 2021 vi è stato un calo quantitativo delle trattazioni giudiziali, a motivo della pandemia e delle conseguenti incombenze di varia natura che il contagio ha determinato in ogni comunità, non esclusa quella ecclesiale.
Sono state esaminate e studiate approfonditamente le varie domande presentate al TEI, per un totale di 11 cause, tra concluse e pendenti.
Della diocesi di Alife-Caiazzo sono pervenute 5 cause, di cui 4 breviori e 1 con processo ordinario. Una delle cause breviori è ancora pendente.
Della diocesi di Sessa Aurunca sono pervenute 3 cause, di cui 2 breviori ed 1 con processo ordinario, ancora pendente.
Della diocesi di Teano-Calvi sono ugualmente pervenute 3 cause, tutte con processo ordinario, di cui 2 sono ancora pendenti.
Di queste cause, 3 sono state istruite per errore di qualità (can. 1097 § 2), 2 cause per dolo (can. 1098), 7 per l’esclusione dell’indissolubilità del vincolo (can. 1101 § 2), 2 per condizione de futuro (can. 1102 § 1) e 3 cause per esclusione della prole (can. 1101 § 2).
E’ chiaro che alcune di esse hanno visto la compresenza, nella concordanza del dubbio, di più capi di nullità.
Al 31 dicembre 2021 risultano decise 7 cause, mentre altre 4 sono pendenti. Di quelle decise, 5 sono state trattate col processo breviore e 2 con quello ordinario. Tutte hanno conseguito esito affermativo.
Attualmente risultano pendenti presso il Tribunale Metropolitano di Appello, a Napoli, n. 3 cause ordinarie, di cui si attende l’esito già da molto tempo e pertanto si reitera l’istanza di una maggiore celerità da parte dei Giudici appellati.

DOVEROSO RINGRAZIAMENTO

Sento ora il dovere di ringraziare innanzitutto i nostri amati Pastori, che guidano le tre diocesi afferenti al TEI, e poi i più stretti collaboratori, a partire dal Cancelliere Capo, Don Francesco Pinelli, che è presente tutti i giorni in Tribunale, i rev.mi Giudici collegiali, Don Luigi Gennaro De Rosa e Don Francesco Vangeli, il Rev. Difensore del Vincolo Don Enrico Passaro, che interviene in tutte le cause svolte qui al TEI di Teano, gli Assessori, Mons. Caso, Don Volo e Don D’Angelo, come pure i Diaconi Notai, Antonio Verardi e Roberto Marchini, e l’economo Diac. Daniele Cirioli.
In questi cinque anni, i Vescovi e i Collegi Giudicanti hanno deciso e pubblicato più di 110 sentenze.

L’esperienza fin qui fatta ed accumulata sembra positiva pastoralmente e propositiva giudizialmente.
Il cammino intrapreso, relativo alle tre Diocesi, desidera rispondere al desiderio del Sommo Pontefice, in quanto le cause breviori vengono decise dal Vescovo e sono proprie di ogni Diocesi, mentre le ordinarie vengono cumulate nel TEI, perché risultano più impegnative, a volte si prolungano nel tempo e quindi sono anche più dispendiose.

I fedeli vengono qui al TEI e al TED Aurunco con grande fiducia.
Sono accolti, ascoltati, guidati e sorretti nelle loro richieste e alla fine della causa, qualunque sia l’esito, ringraziano per i modi e per i tempi seguiti nel corso delle varie procedure canoniche.

L’organico del TEI attualmente è al completo, per poter guardare avanti con speranza.
Si fa tuttavia vivissima istanza presso gli Ecc. mi Vescovi, perché altri giovani sacerdoti e diaconi permanenti inizino e completino i corsi accademici nelle università romane o almeno conseguano la licenza in diritto canonico.
Mettiamo tutto nelle mani del Signore e della Madre della Chiesa – Specchio di Giustizia – per un prospero cammino pastorale, sinodale e specificamente giudiziario, delle nostre Chiese particolari di Teano – Calvi / Alife – Caiazzo / Sessa Aurunca.
Grazie per il diligente ascolto e per la cortese attenzione.

Teano, 3 febbraio 2022

Il Vicario Giudiziale
Mons. Leone Don Francesco

Il Cancelliere – Capo
Don Francesco Pinelli

 


Ordinazione Diaconale dell’accolito Massimo Sorvillo

S.E. Mons. Giacomo Cirulli conferirà il Diaconato permanente a un accolito della comunità parrocchiale di San Vitaliano in Sparanise

Con gioia annunciamo l’Ordinazione Diaconale di Massimo Sorvillo, accolito della nostra Diocesi che Domenica 20 Febbraio alle ore 19.30 nella Chiesa Madre di Sparanise sarà ordinato Diacono permanente.


Celebrare la Domenica della Parola di Dio

Sussidi proposti dall'Ufficio Liturgico per la celebrazione della Domenica della Parola di Dio per le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo

La Domenica della Parola di Dio, che sarà celebrata domenica 23 gennaio 2022, permette ancora una volta ai cristiani di accogliere l’invito di Gesù ad ascoltare e custodire la sua Parola per offrire al mondo una testimonianza di speranza che permetta di andare oltre le difficoltà del
momento presente. Non a caso il testo che Papa Francesco ha scelto per la Domenica della Parola di Dio è fortemente espressivo per la vita della comunità cristiana: “Beato chi ascolta la Parola di Dio!” (cfr. Lc 11, 28).
Nelle nostre Chiese di Alife-Caiazzo e Teano-Calvi questa ricorrenza è stata preceduta da una settimana di preparazione, in forma di “Peregrinatio Verbi”, che ha visto il nostro Vescovo esercitare il suo servizio di maestro e pastore del popolo di Dio a lui affidato, facendosi “pellegrino”
per annunciare, meditare e pregare la Parola, raggiungendo luoghi di profondo significato storico – ecclesiale – spirituale, nei quali nelle diverse epoche la Parola è stata annunciata, meditata, studiata e vissuta nell’oggi delle nostre Chiese.
Ogni realtà locale troverà le forme più adatte ed efficaci per vivere al meglio questa Domenica dedicata alla Parola, perché possa ritrovare la sua giusta collocazione al centro della comunità cristiana e nella vita di ogni credente suscitandone la fede, sostenendone la speranza e animandone la carità.

Clicca per scaricare i materiali:

 

 


Settimana della Parola di Dio. Dal 17 al 23 gennaio le meditazioni del Vescovo Mons. Giacomo Cirulli

In preparazione alla Domenica della Parola fissata da Papa Francesco per domenica 23 gennaio 2022, le Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, vivranno la Settimana della Parola con le meditazioni al Vangelo di Luca a cura del nostro Vescovo Mons. Giacomo Cirulli.
Ogni sera alle 20.30 il Vescovo commenterà alcuni passi, collegandosi in diretta facebook (sulle pagine delle due Diocesi) da alcuni luoghi-simbolo in cui la Parola di Dio è stata annunciata in passato; è “spezzata” per farsi pane per gli ultimi; è studiata e meditata quotidianamente.
L’accesso alle chiese individuate per la meditazione del Vescovo è previsto per i membri delle Comunità locali ed esclusivamente secondo i posti a sedere consentiti dalle disposizioni antiCovid19.

Il primo incontro, quello di lunedì sera, è nella Cattedrale di Alife; seguirà la meditazione nella Basilica di San Paride ad Fontem in Teano e il giorno seguente in Santa Maria di Cubulteria in Alvignano, entrambe di origine paleocristiana: luoghi che rimandano al cristianesimo delle origini nei nostri territori lì dove si sono consolidate le prime comunità di credenti e nei secoli successivi sono sorte significative esperienze di fede ma anche di devozione popolare, rimanendo ancora oggi spazi di importante riferimento storico e spirituale per le comunità locali. Giovedì 20 gennaio l’appuntamento del Vescovo è a Pignataro presso la Casa della Carità, recentemente inaugurata, lì dove la Parola di Dio è “spezzata” per gli ultimi, e diventa soccorso alle necessità del corpo e dell’anima, soprattutto per gli ultimi, i dimenticati, le persone sole in cerca di speranza e ascolto. Segue la meditazione dal Monastero di Ruviano, affidata al priore Padre Fabrizio Cristarella Orestano, biblista. In questo luogo, dove la Parola di Dio è preghiera, studio, approfondimento, divulgazione, formazione ma soprattutto condivisione sia tra i membri della Comunità sia tra coloro che qui si recano occasionalmente oppure stabilmente per i momenti formativi programmati. Sabato sera la meditazione è nella Concattedrale di Caiazzo; domenica, anticipando l’orario degli appuntamenti, il Vescovo presiederà la Santa Messa dalla Cattedrale di Teano alle 19.30.