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Solenne Pontificale in onore di San Paride

Il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha presieduto la Santa Messa in onore di San Paride, primo Vescovo e Patrono della Diocesi di Teano-Calvi

Nella mattinata di ieri, 5 agosto 2023, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha presieduto la S. Messa in occasione del Santo Patrono della Diocesi di Teano-Calvi, San Paride, affiancato da una folta rappresentanza del Clero delle tre diocesi sorelle di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca.

Durante l’omelia, il Vescovo è ha ricordato i giovani di tutto il mondo che in questi giorni stanno partecipando alla GMG 2023 a Lisbona in Portogallo. Sono più di un milione, con una consistente delegazione delle tre diocesi dell’Alto Casertano. “Tutti….Todos…..E’ così che il Santo Padre si è rivolto in lingua Spagnola ai giovani a Lisbona”, ha ricordato il Vescovo all’inizio della sua omelia. “Questo todos sta ad indicare che la buona Notizia, l’annuncio del Vangelo, è rivolta a tutti, ma proprio a tutti”.

Proprio sull’annuncio del Vangelo, Mons. Cirulli si è soffermato, indicando come testimonianza esemplare la vita degli Apostoli: nel viaggio di Paolo, che si mette in cammino per evangelizzare, nel viaggio di Paride, che lascia la terra ateniese per accendere nuove fiaccole di fede in terra sidicina, c’è il viaggio della Parola di Dio, seminata a larga mano dal buon seminatore che opera attraverso i suoi apostoli e chiede, oggi come allora, cuori accoglienti, terreni fertili.

“Andate ed annunciate a tutto il mondo il Vangelo – ha aggiunto il Vescovo – è quello che ha fatto anche San Paride, partendo dalla sua Patria per venire qui da noi, non da padrone ma da servitore, offrendo la propria vita nel martirio quotidiano della sua testimonianza evangelica”.

La vita di San Paride deve avere oggi una valenza esemplare maggiore per ciascuno. Egli,  come narra la leggenda, giunto a Teano si scandalizzò del culto dedito a un drago perciò decise di ucciderlo. Ognuno di noi è chiamato a lottare con tutte le sue forze perché l’amore , la giustizia e la misericordia di Dio fioriscano, scontrandosi con i “draghi” che quotidianamente distolgono dalla vita buona del Vangelo.

Al termine dell’omelia, il Vescovo ha rivolto un appello ai propri sacerdoti, ma anche all’assemblea radunata per il solenne Pontificale, affinché ciascuno consolidi la propria obbedienza al Santo Padre, che, come Pietro, è  Vicario di Cristo e regge il timone della Chiesa.

 


GMG Lisbona 2023: la festa dei popoli è qui

Diario di bordo dei primi due giorni di GMG per i giovani di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca

È giunto al termine il secondo giorno della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona 2023. I ragazzi delle Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca che hanno risposto positivamente all’appello del Papa ad essere presenti a questo importante evento ecclesiale internazionale sono protagonisti insieme ai loro coetanei di un’esperienza indimenticabile. Hanno consumato le scarpe percorrendo le strade del capoluogo lusitano, attraversando le interminabili file e le altre difficoltà logistiche proprie dei grandi eventi come la GMG, ma conservando nel cuore la gioia e l’entusiasmo che solo i giovani sanno avere. Il gruppo di Sessa Aurunca, partito lo scorso sabato, è stato pioniere di questa esperienza, mentre il gruppo di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo si è messo in cammino verso Lisbona martedì. Con percorsi differenti, i due gruppi hanno vissuto i momenti principali della GMG. Innanzitutto l’incontro con il Papa nel Parque Eduardo VII, ribattezzato per l’occasione Colina de Encontro. L’area collinare verde, collocata nel centro di Lisbona, è stata davvero luogo di incontro per tanti giovani. Una festa di bandiere, di colori, di musiche, file di ragazzi e ragazze che camminano in cordata, tenendosi per mano, attenti a non perdersi di vista, hanno sperimentato la preziosità, talvolta, anche la fatica dello stare accanto, dell’essere chiesa.
“La condivisione a cui siamo stati “costretti“ in questi giorni – invita a riflettere Margherita della Diocesi di Sessa Aurunca – ha permesso di tessere relazioni più intime e vere all’interno dei gruppi ma non solo. La GMG è anche questo: lasciarsi sorprendere dai propri compagni di viaggio. Le corse frenetiche per le strade alla ricerca dei mille eventi nell’evento, non sono fini a se stesse, ma sottendono incontri, scambi di sorrisi e lacrime e di sguardi curiosi e affascinati dalle diversità”.
Colpito e affascinato dalla moltitudine di giovani che, pur nella loro diversità si ritrovano insieme rispondendo alla stessa “chiamata”, Giovanni della Diocesi di Alife-Caiazzo: “spesso ci sentiamo dire che i miracoli non esistono, ma basta guardarsi intorno: vedere 700.000 anime, vite, cuori che si ritrovano in un unico luogo in nome della fede in Dio è un miracolo. Noi giovani siamo un miracolo!”.
Altro toccante momento che i giovani di tutto il mondo presenti a Lisbona hanno condiviso con Papa Francesco è stato quello della Via Crucis, vissuta sempre nella suggestiva cornice della Colina do Encontro. “Oggi cercheremo di fare un cammino insieme a Gesù, nella sua sofferenza, nella sua solitudine”, ha esordito il Papa invitando i giovani a fare silenzio e a entrare in contatto con le proprie personali esperienze di sofferenza. “Nel silenzio pensate alle vostre solitudini, alle vostre miserie e pensate che Gesù cammina attraverso la Croce affinché la nostra anima ritrovi il sorriso”. Toccati dalle meditazioni e dalle testimonianze che, di stazione in stazione, si sono susseguiti, i giovani hanno potuto constatare quanto il cammino della Croce sia un cammino di sofferenza e di redenzione allo stesso tempo, il segno della cura che Dio nutre nei confronti dell’uomo. “Anche l’esperienza della GMG può essere talvolta una cura – suggerisce Sara della Diocesi di Teano-Calvi – perché aiuta a superare le difficoltà, le preoccupazioni, le ansie a volte anche le violenze che i ragazzi di oggi si trovano ad affrontare”.
L’appuntamento continua trasferendosi dal centro cittadino sulle rive dell’oceano Atlantico, a Parque Tejo, rinominato per l’occasione Campo da Graça.
Papa Francesco e i giovani stanno per vivere due occasioni di grazia, la veglia di preghiera e la celebrazione della S. Messa che chiuderà l’esperienza lusitana della GMG di Lisbona 2023.

Cominciano i solenni festeggiamenti in onore di San Paride. La S. Messa nei primi vespri e la Processione con l’immagine del Patrono

Il Vescovo, S.E. Mons. Cirulli, ha presieduto la processione per le strade di Teano, al termine della S. Messa presieduta dal Parroco

Presieduta da don Giosuè Zannini, Parroco della Cattedrale, è stata celebrata la S. Messa in onore di San Paride, primo Vescovo di Teano e Patrono della Diocesi di Teano-Calvi.

La Celebrazione Eucaristica è stata arricchita dalla presenza di diversi sacerdoti, diaconi e seminaristi provenienti dalla Diocesi di Teano-Calvi e dalle Diocesi unite ad essa in persona Episcopi .

“La Città di Teano è rivestita di luce”, ha così esordito don Giosuè. “Dopo il tempo del Covid-19 – ha proseguito il Parroco – ritorna la festa di San Paride, con le sue gioie, i suoi colori, le sue attese, i suoi desideri, le sue speranze e forse anche con le sue delusioni e le sue amarezza”.

San Paride è stato il primo Vescovo di Teano e che è stato innalzato agli onori dell’altare dalla Chiesa. Una pia leggenda racconta che Paride, di origine ateniese, essendosi rifugiato a Roma al tempo delle persecuzioni fu consacrato vescovo di Teano dal papa S. Silvestro, non senza essersi prima acquistato grandi meriti presso gli abitanti di questa città: egli, infatti, avrebbe miracolosamente ammansito un enorme e terribile dragone, che arrecava continui danni alla popolazione. Fu il Baronio ad introdurre questo nome nel Martirologio Romano, in seguito però a comunicazioni dalla Chiesa di Teano.

Paride viene considerato come primo apostolo e patrono principale della città di Teano, dove sarebbe morto nel 346. Il suo corpo, conservato nella Cattedrale, è fin dagli inizi stato oggetto di culto e devozione.

Al termine della S. Messa è stato dato luogo alla consueta processione, presieduta dal Vescovo diocesano, S.E. Mons. Giacomo Cirulli.  A causa delle avverse condizioni meteorologiche, purtroppo, il corteo processionale è  stato interrotto


GMG2023: non è un fuoco d’artificio, ma il segno di una Chiesa in cammino

Il mandato del Vescovo Cirulli ai giovani di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca in partenza per Lisbona

“Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). È questo il tema che Papa Francesco ha scelto per la Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Lisbona dal 1 al 6 agosto. In preparazione a questo importante evento, che vedrà riuniti i giovani provenienti da tutto il mondo, il nostro Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, nella serata di lunedì 24 luglio ha voluto incontrare, presso l’Auditorium diocesano “Mons. Francesco Tommasiello” di Teano, i giovani di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, per un saluto prima della partenza che avverrà nei prossimi giorni.

Ad affiancare il Vescovo nell’incontro con i circa 180 giovani delle tre diocesi che stanno per mettersi in cammino verso Lisbona, i responsabili della Pastorale Giovanile di Alife-Caiazzo don Paolo Vitale e di Sessa Aurunca, don Mario Taglialatela.

“Si dovrà camminare tanto e si dormirà poco”, così il Vescovo ai giovani convenuti, “vivrete un’esperienza indimenticabile incontrando molti giovani provenienti da più parti del mondo, ognuno con la propria lingua. Ma sicuramente riuscirete a trovare il modo per poter comunicare tra di voi”.

Richiamando le parole del Papa del 2013, il Vescovo ha ricordato ai giovani che “le Giornate mondiali della Gioventù non sono ‘fuochi d’artificio’”, ma sono il segno di una Chiesa in cammino, una chiesa giovane che fa esperienza di condivisione e di fraternità universale.

Ciascun giovane, dalle mani del Vescovo, ha ricevuto, insieme al mandato missionario, il simbolo scelto per la GMG: una croce con la scritta “anastasa” (si alzò), che richiama l’episodio biblico della Visitazione. L’azione di alzarsi presenta Maria, allo stesso tempo, come donna di carità e donna missionaria. Il partire in fretta è l’atteggiamento con cui sono sintetizzate le indicazioni di papa Francesco per la GMG di Lisbona 2023: «che siano di evangelizzazione attiva e missionaria da parte dei giovani, che riconosceranno e testimonieranno comunque la presenza del Cristo vivente». “Alzarsi” è il monito che i giovani in partenza per Lisbona ricevono come consegna dalle Chiese che essi rappresentano

L’incontro con Gesù, che ogni giovane vivrà in maniera ancora più intensa nell’esperienza della GMG, sarà arricchito dalla presenza di Papa Francesco, che incontrerà i giovani in occasione della Via Crucis, della Veglia e della S. Messa domenicale.

 


La Chiesa di S. Antonio Abate a Teano

Vede la luce uno studio di Buonomo e Delle Foglie sull'antica Chiesa presente nel territorio di Teano.

“La chiesa di Sant’Antonio abate di Teano” è titolo dell’ultima opera scritta a quattro mani dal dott. Geppino Buonomo e dalla dott.ssa Anna Delle Foglie e arricchito dalla presentazione del  Vescovo diocesano S.E. Mons. Giacomo Cirulli e l’introduzione della dott.ssa Laura Fenelli.

Nella serata di venerdì 21 luglio, il libro è stato presentato all’interno della chiesa di Sant’Antonio abate di Teano alla presenza degli autori, della dott.ssa Fenelli del parroco della Parrocchia Santi Cosma e Damiano don Luigi Migliozzi e del sindaco Giovanni Scoglio, mentre i lavori sono stati moderati dalla prof.ssa Giovanna Chiappaloni.

Il territorio dell’Alto casertano è uno scrigno ricco di beni naturali – si legge nella presentazione del Vescovo – beni artistici, beni archeologici, beni storici… Ben vengano quindi studi che gettano un fascio di luce su queste preziose “perle” per richiamare su di esse l’attenzione delle nostre popolazioni, istituzioni comprese. Uno di questi è quello di Geppino Buonomo e Anna Delle Foglie, i quali dopo aver già pubblicato studi e ricerche apprezzabili, ora presentano un loro lavoro sulla chiesa di Sant’Antonio abate in Teano, dove si conservano resti di affreschi antichissimi di grande rilievo artistico e storico. E’ attualmente una chiesetta, nell’antico passato legata ad un ospizio, che parla di un itinerario spirituale molto frequentato di tutta Europa, in viaggio verso l’embargo a Brindisi per la Terra Santa, dopo aver prima sostato presso la Santa Grotta di S. Michele sul Gargano. Mi riferisco alla famosa via Francigena“.

Il lavoro editoriale, inoltre, contiene alcune fotografie di Mimmo Feola, fotografo amatoriale che ha donato alcuni suoi scatti per la stampa del libro.


Il Vescovo e i seminaristi sulle orme dell’arcangelo Michele

Tempo di riposo e di riflessione per i giovani in formazione nel Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano

Si sta svolgendo in questi giorni, dal 17 al 21 luglio, l’uscita fuori porta dei giovani seminaristi delle Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, accompagnati dal Vescovo S.E.M. Giacomo Cirulli.
Accolti da padre Ladislao Suchy, rettore del santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo (provincia di Foggia) e guidati nella preghiera dai padri Micheliti, i seminaristi hanno vissuto momenti di riposo dagli studi ma, soprattutto, di riflessione e spiritualità sulle orme di San Michele Arcangelo.

Il Santuario, situato nella parte sud del Gargano, rappresenta un luogo di culto antichissimo, riconosciuto tra i più autorevoli Beni Culturali del mondo e molto caro al Pastore delle tre Diocesi dell’alto casertano.

L’origine del Santuario si colloca tra la fine del V e l’inizio del VI secolo quando l’iniziativa del vescovo Maiorano fu accompagnata da fatti miracolosi che diedero origine al culto dell’Arcangelo Michele sul promontorio pugliese: quattro sono infatti le apparizioni dell’Arcangelo Michele in questo luogo indicato anche come “Celeste Basilica” (non consacrata dagli uomini, ma dallo stesso arcangelo), con decreto della Chiesa è concesso “per sempre” il perdono evangelico ai visitatori confessati e comunicati.

Le tre comunità di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, si uniscono nella preghiera per chiedere, attraverso l’intercessione di San Michele nuove e sante vocazioni per le tre Diocesi.


Comunione e rapporto con la Parola di Dio al centro della riflessione tra Vescovo, giovani preti e diaconi permanenti

Al Santuario della Madonna dei Lattani in Roccamonfina Mons. Cirulli in due appuntamenti ha delineato il cammino per il prossimo anno pastorale

Comunione fraterna e formazione spirituale con al centro la Parola di Dio. Può essere così delineato il monito che il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, ha rivolto nei due incontri che si sono tenuti presso il Santuario dei Lattani rispettivamente nella giornata di mercoledì 28 giugno con i giovani sacerdoti, e nella giornata di martedì 4 luglio con i Diaconi permanenti.
Rivolgendosi ai Sacerdoti delle tre Diocesi ordinati negli ultimi dieci anni, il Vescovo di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca ha sottolineato l’esigenza di alimentare l’azione pastorale alla quale ciascuno è chiamato in virtù dell’incarico che riveste, alla fonte inesauribile della Parola di Dio e della preghiera personale. Aver cura della propria spiritualità e della dimensione comunitaria dell’appartenenza al presbiterio è fondamentale per i Sacerdoti, in maniera particolare per coloro che si trovano ad essere preti giovani in un mondo in continua evoluzione e che offre sfide pastorali sempre nuove. La fraternità presbiterale e il rapporto con la Parola di Dio saranno al centro del cammino formativo che attende i giovani presbiteri nel prossimo anno pastorale.
Parola di Dio, preghiera e vita di comunione sono anche i nuclei intorno ai quali si articolerà il percorso di formazione dei Diaconi permanenti, radunati per la prima volta dal Vescovo in assemblea plenaria per le tre diocesi sorelle. Il servizio e la missione, che costituiscono il cuore dell’identità del Diacono, devono trovare il loro fondamento in una spiritualità biblica e incarnata, perché l’azione pastorale possa essere scevra da personalismi e protagonismi e abbia il solo obiettivo di annunciare e testimoniare la vita buona del Vangelo.


Grest 2023. La storia di Noè, il tema condiviso tra le Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca

Il Vescovo Giacomo Cirulli e le Equipe di Pastorale giovanile delle tre Chiese hanno presentato il sussidio e distribuito gadget alle Parrocchie

Presso la Parrocchia di San Rufino Vescovo in Mondragone si è tenuta la presentazione del Grest 2023  “Apriti Cielo” che animerà le Parrocchie delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca preparato dalle Equipe di Pastorale giovanile delle tre Chiese dell’Alto casertano guidate dal Vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli. Presenti animatori ed educatori da diverse parrocchie pronti a misurarsi con l’esperienza del comune tema quest’anno dedicato alla vicenda biblica di Noè.

Le parole che il Vescovo ha rivolto ai presenti sono l’invito ad approfondire il tema biblico ma soprattutto consolidare l’impegno educativo che nel periodo estivo coinvolge in modo diverso ed originale le parrocchie: “Attraverso il Grest cercherete di comunicare ai bambini e ai giovani delle vostre comunità i contenuti del racconto di Noè, uno dei più suggestivi che la Sacra Scrittura ci presenta. La vicenda biblica dell’arca di Noè è una delle più conosciute, ma, come accade ogni qualvolta ci confrontiamo con le pagine della Scrittura, è inevitabile coglierne la complessità: è un racconto che parla di punizione, pentimento e promessa. Dio si pente di aver creato una creatura capace di fare anche il male e decide di punirlo; tuttavia, sceglie di salvarne alcuni, sui quali si fonda la promessa di un’alleanza universale, una benedizione valida per tutti e suggellata da Gesù. Attraverso il Grest, voi animatori cercherete di far conoscere questa storia accattivante e molto significativa, ricorrendo anche ai giochi, ma sempre tenendo fermo la Parola evangelica e con riferimento costante alla Laudato Sii di Papa Francesco. Questa esperienza estiva sia un’opportunità di crescita per i bambini, ma anche per voi che lavorate per realizzare il progetto del Grest e siate, infine, capaci di stringere legami autentici e resistenti al tempo e alle distanze”.

Scarica la Presentazione al sussidio “Apriti Cielo” a firma del Vescovo.

Corpus Domini: Cristo chiede ai credenti di essere portato nel mondo

Le celebrazioni presiedute dal Vescovo Mons. Giacomo Cirulli nelle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca da lui guidate

Essere come Cristo e portatori di Cristo nella vita“: è questo il messaggio che mons. Giacomo Cirulli ha voluto trasmettere alle comunità di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, da lui guidate, nelle celebrazioni del Corpus Domini. Il passaggio del Corpo di Cristo attraverso le strade dei luoghi in cui si esplica la nostra quotidianità sprigiona una forza inaudita, capace di annullare l’esteriorità e di contro innalzare l’essenziale del vivere umano.

Questo il concetto sul quale mons. Giacomo Cirulli ha focalizzato le sue riflessioni nel corso delle funzioni del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo celebrate nelle Chiese dell’Alto Casertano: la prima ad Alife giovedì 8 giugno nell’evento diocesano della Chiesa di Alife-Caiazzo che tradizionalmente riunisce sacerdoti e fedeli di tutte le parrocchie; sabato 10 giugno a Sessa Aurunca dove la celebrazione coinvolge la forania; domenica 11 a Teano dove le funzioni religiose sono organizzate a livello cittadino.

Non è mancato da parte del Vescovo il riferimento ai contesti di guerra e fame, purtroppo tanti, che affliggono l’umanità procurando divisioni e dolore; da qui l’invito del Pastore a non abbandonare mai la preghiera e soprattutto il richiamo a quella semplicità potente incarnata dal pane e dal vino. Al termine delle celebrazioni svoltesi nelle tre Cattedrali diocesane, l’Eucaristia ha attraversato le strade cittadine, accompagnata dalla preghiera e dalla meditazione: strade ricche di colori, composizioni floreali allestite dai residenti e dai gruppi parrocchiali, per accogliere Cristo, presenza viva e quotidiana.

Giovanna Corsale

Scatti dalla Diocesi di Teano-Calvi

 

Scatti dalle Diocesi di Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca

COVID19, Fine emergenza sanitaria: la lettera della Presidenza della CEI

I vescovi italiani ricordano il tempo difficile in cui non sono mancati forti segni di carità e la preghiera; parole di gratitudine per quanti si sono spesi per il bene della società

Pubblichiamo il testo della Lettera inviata dalla Presidenza della CEI ai Vescovi circa l’annuncio dell’OMS sulla fine dell’emergenza sanitaria pubblica per il Covid-19.

 

Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, condividendo l’indicazione dell’apposito Comitato tecnico, ha annunciato lo scorso 5 maggio che il Covid-19 non costituisce più un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale.

È stato un tempo difficile in cui le nostre comunità cristiane sono state prossime con la preghiera e le opere di carità a chi ha sofferto la malattia e le conseguenze della difficile fase economica. Esprimiamo sentimenti di gratitudine per il personale sanitario che con dedizione e mettendo a rischio la propria vita si è preso cura dei numerosi ricoverati a causa del Covid-19 e per tutti coloro che, in qualsiasi maniera, hanno dato il loro contributo per alleviare i disagi e affrontare la crisi: amministrazioni pubbliche, forze dell’ordine e di vigilanza, personale della scuola, lavoratori impegnati nelle attività primarie, operatori della comunicazione, imprenditori, operatori pastorali e quanti si sono prodigati per la sicurezza degli ambienti della Chiesa, e tanti semplici cittadini.
Vogliamo ricordare le tante persone che hanno perso la vita, tra cui centinaia di sacerdoti che hanno contratto l’infezione adoperandosi per il proprio ministero. Come ha suggerito Papa Francesco con insistenza, anche per loro dobbiamo con responsabilità e determinazione affrontare le tante sfide, nella consapevolezza che siamo sulla stessa fragile barca.
Accogliendo la comunicazione dell’OMS, segnaliamo che tutte le attività ecclesiali, liturgiche, pie devozioni, possono tornare a essere vissute nelle modalità consuete precedenti all’emergenza sanitaria.
Resta salva la possibilità per i Vescovi diocesani di disporre o suggerire alcune norme prudenziali come l’igienizzazione delle mani prima della distribuzione della Comunione o l’uso della mascherina per la visita ai malati fragili, anziani o immunodepressi.
Riteniamo sia altresì opportuno che cessino, o quantomeno siano diminuite nel loro numero, le celebrazioni trasmesse in streaming.
Le attività presso strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali seguiranno le norme proprie dei luoghi in cui si svolgono.

8 Maggio 2023

Fonte: Chiesa Cattolica Italiana