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Solenne processione del Corpus Domini, presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli

Domenica 19 Giugno il vescovo presiederà la processione cittadina del Corpus Domini

Si terrà domenica 19 giugno alle ore 19 presso la Cattedrale di Teano la celebrazione eucaristica in occasione della Solennità del Corpus Domini presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli.

Il Corpus Domini (Solennità del Corpo e sangue del Signore) è una delle occasioni più sentite anche in termini di pietà popolare. Al termine della celebrazione della Santa Messa, infatti, sì svolge, infatti, in ciascuna parrocchia la eucaristica.

Le radici di questa processione risalgono al XIII secolo, in Belgio, laddove il vescovo sostenne la richiesta di una religiosa che voleva celebrare il Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo al di fuori della Settimana Santa. Ma la sua estensione a tutta la Chiesa risale a papa Urbano IV, con la bolla Transiturus dell’11 agosto 1264. L’anno precedente avvenne un miracolo eucaristico in Bolsena, nel Viterbese, quando un sacerdote boemo, in pellegrinaggio verso Roma, mentre stava celebrando Messa, allo spezzare l’Ostia consacrata, fu attraversato dal dubbio della presenza reale di Cristo. E qui avvenne il miracolo, poiché in risposta a queste perplessità, dall’Ostia uscirono alcune gocce di sangue che macchiarono il bianco corporale di lino ed alcune pietre dell’altare ancora oggi custodite nella basilica di Santa Cristina (il corporale è conservato del Duomo di Orvieto). Nell’estendere la solennità a tutta la Chiesa cattolica, Urbano IV scelse come collocazione il giovedì successivo alla prima domenica dopo Pentecoste (60 giorni dopo Pasqua).


Ritorna la “Calata di Sant’Antonio” a Roccamonfina

Dopo due anni di sospensione legata al Covid, ritorna l'appuntamento con la tradizionale processione che coinvolge i fedeli di Roccamonfina

“Sant’Antonio carissimo, in questi tre mesi visita tutte le case di Roccamonfina, e non ritornare al Santuario se hai lasciato anche solo una casa senza averla visitata”. Questo è saluto che i frati minori, dalla voce di p. Adriano Pannozzo O.F.M. Guardiano del Santuario, custode del Tempio mariano dei Lattani, volgono al Santo di Padova nel giorno della cosiddetta “Calata di Sant’Antonio”, che avviene da secoli l’ultimo martedì del mese di maggio, per poi ritornare presso il Santuario nella mattina dell’ultima domenica di agosto.

Si è svolta, dopo due anni di “fermo” a seguito della pandemia, la tanto attesa festa patronale in onore di Sant’Antonio di Padova con la “calata” in processione dal Santuario dei Lattani al centro del Comune di Roccamonfina presso la Chiesa Santa Maria Maggiore, con la Celebrazione Eucaristica presieduta da p. Ferdinando Russo O.F.M., ex Guardiano del Santuario (presente anche un altro ex Guardiano del Santuario, p. Antonio Siciliano O.F.M.) e presenziata da don Paolo Martuccelli, parroco della Chiesa San Michele Arcangelo della frazione Gallo e da don Raffaele Scalo, parroco della Chiesa San Pietro Martire della frazione Fontanafredda e vice parroco della Chiesa Santa Maria Maggiore di Roccamonfina. Oltre al Gonfalone del Comune di Roccamonfina e la presenza del Sindaco, affiancato da altri amministratori, sono stati esposti anche i gonfaloni della Confraternita del Corpo di Cristo della frazione Garofali, l’Apostolato della Preghiera della Collegiata di Roccamonfina e l’Ordine Francescano Secolare di Roccamonfina.

La Celebrazione Eucaristica si è tenuta all’esterno della Basilica, nell’accogliente piazzale, con la partecipazione di una moltitudine di fedeli provenienti anche da altri comuni limitrofi. Al termine della Santa Messa, il popolo dei fedeli si è portato in processione, mentre i frati, come da tradizione, hanno accompagnato la statua del santo fino all’esterno del Convento, per poi lasciarla in custodia al parroco di Roccamonfina don Angelo Testa. Come da indicazione dei vescovi campani, non si è tenuta la cosiddetta “ammessa del santo”, una sorta di riffa, ma si è semplicemente letto un comunicato informando l’offerta provenuta da un gruppo di fedeli che servirà per i festeggiamenti religiosi e civili che si terranno nel mese di agosto.


La Chiesa della SS. Annunziata in Presenzano riapre le porte

Dopo un tempo di chiusura a causa del restauro, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli riapre al culto la Chiesa parrocchiale di Presenzano

Sabato 4 giugno alle ore 19.00, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli celebrerà la S. Messa in occasione della riapertura al culto della Chiesa della SS. Annunziata nella Parrocchia di S. Nicola in Presenzano.

La Chiesa è stata oggetto di lavori di restauro, iniziati nel 2020 e realizzati grazie all’intervento della Conferenza Episcopale Italiana e al contributo 8xmille.

Nella S. Messa, alla presenza del Parroco, don Luigi Peccerillo, del Direttore dell’Ufficio Beni Culturali ed Edilizia di Culto della Diocesi, don Angelo Testa, e dei fedeli tutti della Parrocchia di Presenzano, il Vescovo consacrerà l’altare preesistente e restituirà al culto l’edificio sacro.


Nuove ammissioni tra i candidati agli Ordini sacri nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù

Carlo Garzilli e Giuseppe Amato saranno ammessi tra i candidati agli Ordini sacri del Diaconato e del Presbiterato da S.E. Mons. Giacomo Cirulli

Con gioia annunciamo il primo passo ufficiale dei giovani Carlo Garzilli e Giuseppe Amato nel loro cammino di discernimento in vista del Sacerdozio. Il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli li ammetterà tra i candidati agli Ordini sacri del Diaconato e del Presbiterato nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù, venerdì 24 giugno alle ore 19.00 nella Chiesa Cattedrale di Teano.


Un nuovo Parroco per Riardo: don Marco Stolfi

Il Vescovo S.E. Giacomo Cirulli dà avvio al ministero pastorale di don Marco Stolfi, Parroco di Riardo

Presieduta dal nostro Pastore, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, nella serata di domenica 22 maggio, presso la Chiesa di Santa Maria di Silice in Riardo, si è tenuta la celebrazione di inizio del Ministero Pastorale di don Marco Stolfi.

Come Parroco di S. Maria a Silice in Riardo, don Marco succede al compianto don Alfonso De Cristofaro, che nello scorso dicembre è ritornato prematuramente alla casa del Padre, lasciando sgomenti il clero e l’intera comunità parrocchiale e diocesana.

Numerosa la partecipazione dei fedeli, che già da qualche mese hanno avuto modo di imparare a conoscere il loro nuovo Parroco. Alla cerimonia hanno preso parte il Sindaco di Riardo, Armando Fusco, alcuni amministratori comunali, i fedeli della Parrocchia di S. Maria a Silice, i familiari di don Marco, nonché alcuni familiari del compianto predecessore.


Tredicina di Sant’Antonio nel Convento di Teano

La comunità dei Frati Minori di Teano rende noto il programma degli appuntamenti di preghiera per la tredicina di S. Antonio

Di seguito il programma della tredicina di Sant’Antonio reso noto dal padre guardiano della comunità dei Frati Minori di Teano, fr. Fedele Mattera OFM.


Mons. Carmine Rocco. La Chiesa di Teano-Calvi celebra il quarantesimo anniversario dalla sua dipartita

Il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ricorda il prelato originario di Camigliano

Giovedì 19 Maggio, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha presieduto l’Eucaristia in occasione del quarantesimo anniversario dalla dipartita di S.E. Mons. Carmine Rocco, Nunzio Apostolico in Bolivia e Brasile, morto il 12.05.1982.

La celebrazione si è svolta nel cortile della casa paterna di Mons. Rocco, donata dal Prelato per fini caritativi e ora sede della casa delle Suore Missionarie di S. Antonio Maria Claret e di una casa di accoglienza per anziani.

Il Vescovo ha ricordato l’impegno apostolico del compianto Mons. Rocco, declinandolo alla luce della Parola annunciata nella liturgia del giorno.

I fedeli di Camigliano con il loro Parroco, gli ospiti della casa di accoglienza per anziani, le Suore Missionarie e i parenti di Mons. Rocco, uniti a Mons. Cirulli, hanno ricordato con affetto la figura del compianto Nunzio Apostolico e il suo zelo pastorale nel servizio alla Chiesa, a beneficio dei territori del latino-america. Segni della sua opera apostolica i seminari di La Paz e Cochabamba in Bolivia e l’Università fondata dal Prelato camiglianese sempre nella capitale boliviana.


La nostra Chiesa gioisce: don Pietro Robbio è presbitero

Venerdì 13 maggio nella Cattedrale di Teano il giovane diacono della parrocchia di San Bartolomeo Apostolo in Vairano Patenora è stato ordinato presbitero

Annunciare e celebrare: la missione del giovane sacerdote don Pietro Robbio che ieri sera nella Cattedrale di Teano, per le mani del vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli ha ricevuto l’ordinazione presbiterale. Essere configurato a Cristo sommo sacerdote, essere come Lui nell’offrire la vita ogni giorno e farsi annunciatore della sua Parola: nell’omelia il Pastore han tracciato la strada della missione che si apre davanti alla vita di don Pietro invitandolo ad essere anche lui buon pastore, con l’unico riferimento della parola di Dio, lo sguardo sempre al gregge a  Maria “la Madre per la quale nutri sentimenti di profondo affetto”.

Cattedrale gremita di fedeli per partecipare ad uno dei momenti spirituali più forti per la vita di una Chiesa locale: ad accompagnare il novello sacerdote la famiglia, gli amici, i compagni di studio e formazione, il presbiterio della Diocesi di Teano-Calvi e una rappresentanza di quello di Alife-Caiazzo. Tra i celebranti, il Vescovo ausiliare di Napoli, padre Franco Beneduce che negli anni passati in qualità di rettore del Pontificio Seminario Campano Interregionale di Posillipo ha seguito la formazione di don Pietro. Presenti i sindaci di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo, e di Pietramelara, Pasquale Di Fruscio, a rappresentare la comunità di origine di don Pietro e quella dove ha svolto il ministero di diacono nei mesi appena trascorsi. Presente l’Azione Cattolica di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo; diverse religiose e soprattutto un gran numero di fedeli provenienti dalle parrocchie con cui il sacerdote ha condiviso gli anni della sua formazione di seminarista.

“Carissimo Pietro – Mons. Cirulli si è rivolto al giovane con dolcezza e fermezza – dovrai annunciare il Vangelo tutti i giorni, per questo è necessario che il tuo punto di riferimento sempre e in qualsiasi momento dovrai agire, sia la parola di Dio. Ma non frapporre mai fra te e la Parola nessun tipo di scusa e giustificazione. Dovrai essere pastore, vero, leale, sincero”. A questo stile, il Vescovo ha legato la missione del novello presbitero tra la gente “che guarderà a te, fidandosi…”. “Tu sei un dono per tutti loro, ma non per i tuoi meriti personali”, bensì per la chiamata ricevuta dal Maestro, “è Lui che devi mostrare e non te stesso”.

Poi il richiamo alla devozione mariana di don Pietro che ha scelto come data per il suo sacerdozio quella del 13 maggio, ricorrenza dell’apparizione della Vergine ai tre pastorelli di Fatima: “Una data attuale più che mai in questo momento storico” ha ribadito il Vescovo richiamando la tensione tra le Nazioni per lo scontro tra Russia e Ucraina con riferimento implicito alla richiesta di preghiera della Vergine per la pace nel mondo. Quindi l’invito ad essere come Lei, in preghiera costante, “per avere i suoi stessi occhi che sono quelli del Figlio”.

Al termine dell’omelia, la preghiera delle litanie invocando la comunione di tutta la Chiesa; l’imposizione delle mani del Vescovo e di tutti i celebranti presenti; la preghiera consacratoria per la quale Pietro è diventato presbitero; in ultimo i riti esplicativi: la vestizione degli abiti sacerdotali, l’unzione crismale, segno della sua uniformità a Cristo; la consegna del Pane e del Vino (calice e patena); in ultimo l’abbraccio di pace tra don Pietro e Mons. Cirulli e poi con gli altri sacerdoti.

La Messa, animata dai canti eseguiti dalla Corale diocesana, è proseguita vedendo don Pietro nella sua nuova veste di presbitero, sostenuto dallo sguardo emozionato dei presenti e dalla preghiera.

Al termine, prima dei riti di congedo, parole di gratitudine da parte di Mons. Cirulli, facendosi anche voce del nuovo sacerdote, a tutti i presenti, in particolare ai genitori “che lo avete fatto uomo” e a nonni particolarmente vivi nella vita di don Pietro; un grazie ai seminaristi e ai diaconi per il servizio liturgico reso alla celebrazione e per il valore di una presenza che nella Chiesa esprime la molteplicità dei carismi e dei servizi.

 


Don Pietro Robbio sarà ordinato sacerdote

Il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ordinerà un nuovo presbitero per la Diocesi di Teano-Calvi, Appuntamento il 13 maggio nella Cattedrale di Teano

La Chiesa diocesana di Teano-Calvi è in trepidante attesa per l’evento che, tra qualche giorno, riempirà di gioia presbiteri e fedeli. Don Pietro Robbio, diventato Diacono lo scorso 7 Dicembre, il prossimo venerdì 13 Maggio sarà ordinato Presbitero per la preghiera consacratoria e l’imposizione delle mani di S. E. Mons. Giacomo Cirulli, Pastore di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo.

Ad accogliere gioiosamente l’annuncio dell’Ordinazione i familiari di Pietro e la comunità parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo in Vairano Patenora (CE) in cui il giovane Diacono ha trascorso la sua infanzia e adolescenza, così come anche la comunità parrocchiale di Sant’Agostino in Pietramelara (CE), dove Pietro svolge il suo ministero diaconale.

Come lo stesso Pietro ha avuto modo di dire in un breve videomessaggio di cui ci ha fatto dono, il percorso vocazionale di un giovane si articola progressivamente negli anni di discernimento e formazione. Mosso interiormente da inquietudini, domande, riflessioni a più ampio raggio sul senso della propria vita, Pietro, come ogni altro giovane che dà avvio ad un cammino di discernimento, ha sentito che il Signore lo chiamava ad un “di più”, ad un cammino di particolare consacrazione a Dio nella forma del Ministero sacerdotale.

Il sacerdote, infatti, è ministro, ovvero strumento di cui il Signore si serve per annunciare la Sua Parola, amministrare i Sacramenti e testimoniare la Sua Carità. Investito dall’Amore di Dio, infatti, Pietro, come gli altri giovani compagni che hanno ricevuto il dono della chiamata alla sequela di Gesù, trova nel ministero sacerdotale l’espressione di quel servizio a Dio e al prossimo che ha sentito nascere dentro come esigenza radicale.

Come ai discepoli sul lago di Tiberiade, anche a Pietro e a tutti i sacerdoti Gesù rivolge la sua personale chiamata: “seguimi!”. Seguire Gesù, nella traduzione concreta che il ministero assume nella vita del presbitero, significa mettere le proprie orme in quelle del Maestro nella Chiesa, con la Chiesa e per la Chiesa.

Venerdì sera alle 19.30 in Cattedrale, attraverso le mani del Vescovo Giacomo, che nella successione apostolica sono sacramento delle mani di Gesù, Pietro diventerà Presbitero; non per se stesso, non per la propria realizzazione personale, bensì per continuare ad amare e servire, sul modello del Cristo servo e sacerdote, la comunità che gli sarà affidata e per edificare, con la testimonianza della sua vita, quanti guarderanno a lui alla ricerca di una parola o un gesto di conforto.

 


Il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli istituisce nuovi Accoliti e Lettori

Cattedrale di Teano, Istituzione del Ministero dell'Accolitato per Rodolfo Fumante, Davide Russo e Domenico Papa del Lettorato per Alfredo Rigido e Carlo Pio Bernieri

Nella serata di domenica 8 maggio 2022, nella Cattedrale di Teano, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha presieduto la Celebrazione Eucaristica e il Rito di Istituzione dei Ministri per l’Accolitato di Rodolfo Fumante (Parrocchia San Bartolomeo Martire di Vairano Patenora), Davide Russo (Parrocchia San Bartolomeo Martire di Vairano Patenora) e Domenico Papa (Parrocchia San Bartolomeo Martire di Vairano Patenora), e il Lettorato di Alfredo Rigido (Parrocchia San Bartolomeo Martire di Vairano Patenora) e di Carlo Pio Bernieri (Parrocchia Santa Maria a Silice di Riardo).

Trattandosi della IV Domenica del Tempo di Pasqua, Domenica del Buon Pastore, il Vescovo ha ripreso più volte nella sua omelia la figura del Pastore.

Il Buon Pastore viene descritto avendo in mano il Pastorale che serve per guidare il gregge, che serve per difendere il gregge. Il Pastorale del Vescovo conserva questi due valori: uno di guida e l’altro di difesa, ma anche di esortazione. Non è facile guidare in nome di Gesù il Suo gregge. Non è facile, ma dal punto di vista umano è praticamente impossibile, perché il gregge, tolta la poesia dell’immagine, non è molto facile da guidare. Ma il pastore questo lo sa, e mi riferisco al pastore proprio pastore, poiché il gregge è sottoposto a tante pressioni, a tanti pericoli. Ed in quei pochi minuti che siamo stati insieme oggi, ho sottolineato un aspetto che adesso sottolineo a voi: non è facile. E’ praticamente impossibile. Noi non guidiamo il gregge a nome nostro, e voi non state camminando per avere la proprietà del gregge per poi fare quello che volete. Non è così. In nome di Gesù. Che responsabilità. In nome di Gesù. Ma non è che il Signore Gesù dice ‘guidate il gregge e poi chi si è visto si è visto’. No, dice di essere sempre presente. Quindi, da parte Sua c’è sempre l’assicurazione della Sua presenza continua”.

Di seguito il Video: