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Nomine del Vescovo

In data odierna, il Vescovo ha provveduto a nominare, a decorrere dal 1 dicembre, prima domenica di Avvento:

don Domenico Papa, Amministratore parrocchiale della Parrocchia Santi Vincenzo e Anastasio in Caianello;
don Domenico Papa, Rettore del Santuario di Santa Maria della Vigna e Cappellano dell’annesso Monastero delle Clarisse dell’Immacolata in Pietravairano;
don Roberto Donatiello, Vicario parrocchiale della Parrocchia San Silvestro Papa in Visciano di Calvi Risorta;
don Davide Russo, Amministratore parrocchiale delle Parrocchie S. Cristina e S. Prisco e Ognissanti in Formicola.


Prima Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia: il racconto dei protagonisti

Dal 15 al 17 novembre oltre mille delegati si sono confrontati sul cammino degli ultimi tre anni; presenti anche le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca

Si è chiusa a Roma la Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, tappa di quel cammino iniziato tre anni fa coinvolgendo localmente tutte le Diocesi in un processo di revisione a partire dalla storia, dalle ferite, dai sogni, dai progetti di ogni comunità (con sguardo aperto ai territori, ad interlocutori esterni) per farne racconto comune e unica narrazione prima di stabilire, comunemente, il nuovo passo, il cambiamento atteso, desiderato per riscrivere il volto della Chiesa nel nostro Paese.

Lavori a più riprese e a velocità diverse, ma tutti espressione di una sensibilità particolare: talvolta stanca, in altre circostanze più vivace e intraprendente rispetto all’annunzio del Vangelo, missione primaria di ogni credente di ogni chiesa locale.

La Basilica di San Paolo fuori le mura che ha accolto oltre mille delegati dalle varie Diocesi italiane, ha aperto le sue porte anche alle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca; il vescovo Mons. Giacomo Cirulli, pastore delle chiese dell’alto casertano, ha preso parte all’evento con i delegati Don Gianluca Zanni, Cleonice Morone, Don Armando Visone, Vincenzo Filetti, Mariagrazia Nassa, Don Luciano Marotta, Giuseppina Verrengia, Carmelina Codella, don Emilio Salvatore vicario episcopale e delegato all’assemblea per la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (sez. San Luigi).

“Grazie per questi tre anni in cui, sulla spinta di Papa Francesco, si è provato a camminare insieme, a costruire un itinerario” con queste parole il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha iniziato la conferenza stampa finale della Prima Assemblea sinodale. Per il cardinale, l’itinerario percorso in questi tre anni è stato “un camminare con coloro che abbiamo trovato sulla strada”, ma anche “un momento di recupero di consapevolezza, di interiorità, nella necessità di riaccordarci con le domande fondamentali con cui ci confrontiamo quotidianamente”.

Ai commenti di queste ore, di tutti i protagonisti dell’Assemblea, si aggiungono quelli nostri delegati: “Questi tre giorni sono stati accomunati da un unico obiettivo: il desiderio di sentirsi Chiesa e continuare a seminare per essa; ciascuno con i suoi carismi, ciascuno nel suo servizio”, il commento di Maria Grazia Nassa della Diocesi di Alife-Caiazzo. “Immagino così la mia Chiesa, Cattolica, universale, accogliente, materna, inclusiva. Permeabile a tutti, ma soprattutto aperta all’ascolto di ogni cuore come ci ha ricordato il card. Zuppi in apertura”.

Per Cleonice Morone di Teano-Calvi, quello vissuto e condiviso a Roma è stato il “Tempo di una Chiesa in Cammino guidata dallo Spirito per una nuova vita sinodale verso il Giubileo 2025”.  “Contemplare la strada già fatta, guardare l’orizzonte e continuare a camminare”, la speranza nelle parole di Carmelina Codella della Diocesi di Sessa Aurunca“è il tempo della profezia! Regno che c’è e che viene! Profezie è testimonianza del Vangelo rigenerante e praticabile”.

Tra le consapevolezze emerse, di cui Zuppi fa memoria in conferenza stampa, quella di farsi Chiesa “al fianco della gente” e con questo impegno ha invitato a proseguire il cammino intrapreso che a marzo vedrà una nuova Assemblea con “sobria ebbrezza”. Sobrietà, ha spiegato, significa “avere tanta consapevolezza della nostra storia e della storia, senza protagonismo; significa sobrietà dall’amarezza che spesso spegne l’entusiasmo”. “Non dobbiamo aver paura di essere contenti, di portare gioia e di rimetterla in circolo: non abbiamo capito tutto, ma non dobbiamo scrivere un’enciclopedia”, la spiegazione del significato di “ebbrezza”.

Ascolto, dialogo e partecipazione: dal protagonismo dei Consigli pastorali al dialogo con il mondo laico (dai lavoratori alle istituzioni, alla cura delle ferite di quanti si aspettano una Chiesa che incarni quotidianamente il suo essere “Madre”: ciò che emerso dall’esperienza di questi tre anni, ora dovrà diventare forma strutturale delle Chiese in Italia. Pensare al dopo, pensare profeticamente dopo essere entrati nelle pieghe di una storia comune: “La profezia è la scelta di testimoniare integralmente il vangelo e la viva tradizione, abbracciandone tutti gli aspetti”, commenta don Ganluca Zanni della Diocesi di Teano-Calvi. “Nella vita del cristiano – aggiunge – la differenza sta nella capacità di declinare il Vangelo nella cultura in cui esso è chiamato a vivere, non in un contesto ideale astorico e atemporale”. Si guarda avanti pensandosi diversi e rinnovati, dunque: “La missione nello stile della prossimità” vive la logica della profondità più che la logica dell’estensione”, aggiunge Giusy Verrengia della Diocesi di Sessa Aurunca“la cura della qualità più che la smania della quantità, il desiderio della relazione più che il rigore dell’organizzazione”“Ancora una volta si materializza ai nostri occhi l’immagine della barca sui cui riposa Gesù: la Chiesa è quella barca tante volte dimentica della presenza del Maestro che la protegge dai flutti violenti del mare” conclude don Armando Visone di Alife-Caiazzo“Come sempre è la sua voce, il suo richiamo, a ricordarci di non avere paura a proseguire la navigazione. Il vento dello Spirito soffierà sulle nostre vele permettendoci di giungere al porto della Salvezza”.

Un linguaggio meno “ecclesialese”, strutture interne snellite e funzionali renderanno la navigazione esperienza autentica di missione, di Chiesa in uscita e in relazione con il mondo: gli strumenti operativi che ormai chiaramente emergono come prospettiva futura.

Fiducia nella Magistratura, sostegno spirituale ai francescani. Il Vescovo Cirulli sull’arresto di padre Silvestro e padre Gildi

Nicola Gildi, il francescano tratto in arresto ieri, da due anni era nella fraternità francescana di Santa Maria Occorrevole a Piedimonte Matese; precedentemente anche presso il Convento di Sant'Antonio a Teano. I fatti risalgono al periodo in cui il religioso ha vissuto ad Afragola (NA)

Comunicato – “Piena fiducia nel lavoro della Magistratura; sostegno spirituale alla Provincia napoletana del SS. Cuore di Gesù dell’Ordine dei Frati Minori”: è il pensiero di S.E. Mons. Giacomo Cirulli vescovo di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca all’indomani del provvedimento di Custodia Cautelare in carcere notificata dal Gip del Tribunale di Napoli Nord nell’ambito di un’indagine su una rapina di smartphone per coprire eventuali prove di abusi sessuali (fatti precedentemente avvenuti ad Afragola) a sei persone tra cui i religiosi padre Domenico Silvestro e padre Nicola Gildi, quest’ultimo nella fraternità francescana di Santa Maria Occorrevole in Piedimonte Matese, nel territorio della Diocesi di Alife-Caiazzo.

Nella giornata di ieri, giovedì 1 agosto 2024, il Vescovo, informato dei fatti, ha provveduto a sospendere da ogni incarico diocesano padre Gildi; questa mattina, invece, nel giorno in cui la famiglia francescana celebra il Perdono di Assisi, ha voluto personalmente incontrare la fraternità di Santa Maria Occorrevole per esprimere piena vicinanza e conforto in questo momento di prova che certamente ferisce la Chiesa tutta, ma non “ne frena il cammino che è guidato da Cristo, accompagnato dalla fedeltà dei suoi Ministri, sostenuto dalla preghiera e dall’operosità missionaria del popolo di Dio”, ha aggiunto il Vescovo.

In attesa che le indagini facciano il loro corso e accertino la verità dei fatti, Mons. Cirulli lancia un appello alla comunità diocesana di Alife-Caiazzo particolarmente legata alla locale comunità francescana : “Continuiamo ad amare ed essere vicini alla fraternità di Santa Maria Occorrevole che è parte della storia di questa Diocesi e della Città di Piedimonte Matese consapevoli della ricchezza spirituale che da secoli esprime portando frutti nella vita di ciascuno e delle comunità”.


Nomine del Vescovo

In data odierna, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha provveduto a nominare:

  • don Giulio Ferrara, Parroco della Parrocchia San Vito Martire in Pignataro Maggiore e Amministratore parrocchiale della Parrocchia Maria Addolorata in Pignataro Maggiore, in seguito al trasferimento ad altra sede di p. Manlio Cirimele C.Ss.R. da parte del Padre Provinciale dei Redentoristi;
  • don Rodolfo Fumante, Amministratore parrocchiale della Parrocchia Santa Maria Assunta in Cielo e San Pietro Martire in Castel di Sasso, della Parrocchia San Biagio e Santa Maria di Costantinopoli in Castel di Sasso e della Parrocchia Maria Santissima del Carmine in Treglia di Pontelatone.

Dalla Settimana Sociale dei Cattolici le testimonianze dei nostri delegati

Sono partiti in cinque dalle Diocesi guidate dal vescovo Mons. Giacomo Cirulli: confronto, dialogo, partecipazione i mattoni su cui costruire la democrazia, ma a partire dal basso

Al rientro dalla 50esima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani raccogliamo le testimonianze dei delegati delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca che hanno raggiunto Trieste, sede dell’evento dal 3 al 7 lulgio, e condiviso con gli oltre 1000 partecipanti l’esperienza di partecipazione e democrazia, il sogno di rivitalizzare la politica e di continuare a dare all’Italia un contributo di valori a partire dalla scelta che unisce Vangelo e vita. Impegno quest’ultimo che è piena consapevolezza, dei Governi e dei Presidenti della Repubblica che nei decenni si sono avvicendanti, del bene e del valore che i cattolici hanno fornito ai processi di democrazia e di crescita del Paese.

“Al cuore della Democrazia”, il titolo della Settimana sociale. Ma è nel sottotitolo “Partecipare tra Storia e Futuro” che Giuseppe Lo Greco (Teano-Calvi), coglie il senso “l’espressione che meglio sintetizza questo momento che la Chiesa mi ha permesso di vivere” e che è stata oggetto di approfondimento nei dibattiti, laboratori, riflessioni comuni. “Sin dall’intervento inaugurale del presidente Sergio Mattarella”, spiega Giuseppe “ho avvertito le potenzialità (che diventano responsabilità) che le settimane sociali hanno sull’Italia. Intenso è stato il passaggio di Mattarella in cui ci ha ricordato il grande contributo che la Settimana Sociale dei Cattolici del 1945 ha dato nella formazione degli ideali della nostra Costituzione”. Valori sui cui il Presidente ha chiesto di Vegliare e come lui Papa Francesco in chiusura dei lavori per evitare gli “infarti” che colpiscono il cuore della democrazia. “Il Papa ha citato la guerra, l’illegalità, la corruzione, l’esclusione sociale, il potere autoreferenziale, l’assistenzialismo che non riconosce dignità alle persone. A tutto questo – aggiunge Giuseppe – bisogna rispondere con la ‘passione civile’ e con l’orizzonte di speranza che il Giubileo sta per portare. Mi piace pensare che, con l’appuntamento di Trieste 2024, il Papa abbia chiesto ai cattolici di aggiungere la ‘passione civile’ alla “passione cattolica” del discorso all’Ac pronunciato in Piazza San Pietro nel 2017”.

Parole a cui si lega la riflessione di Angelo Iadecola (Alife-Caiazzo): “la Democrazia – come ci ha raccomandato Mattarella – è un tema che ci coinvolge e ci tocca tutti, dal più lontano al più vicino alla politica, poiché tutti possiamo concorrere alla sua realizzazione il cui fine è realizzare il Bene dei Cittadini”. Tra gli interventi della Settimana Sociale, Angelo cita quella della prof.ssa Mara Gorli docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, “che ci ha presentato la tematica della Democrazia del ‘noi’ che fa riferimento all’instaurarsi di relazioni tra l’Io e un gruppo di persone impegnate per il Bene Comune della società, l’armonia e la pacifica convivenza”. Poi sguardo sulle strade e le piazze di Trieste, sulla partecipazione di cui la città si è resa partecipe e interessata: “È stato bello vedere la partecipazione attiva della Città di Trieste dove, con l’istallazione degli stand per la presentazione delle ‘buone pratiche’ (esperienze positive di democrazia, partecipazione, legalità, lavoro) e con i convegni nelle piazze,  la popolazione si è resa molto partecipe”.

Don Marco Morganella (Teano-Calvi) sottolinea il valore del confronto che la Settimana Sociale ha generato tra i partecipanti: “È stata un’esperienza molto significativa perché mi ha permesso di confrontarmi con donne ed uomini di fede, giovani ed adulti, che con la loro vita sanno incarnare la logica del Vangelo realizzando una Chiesa in uscita, aperta al dialogo e al confronto. Una Chiesa che ancora oggi ha una parola importante da pronunciare per indirizzare l’attuale politica a promuovere cammini che sappiano mettere al centro la dignità di ogni uomo e donna”. Unità di sentimenti e di intenti coglie don Marco nel contributo che ognuno ha fornito al dibatto: “essi ci spingono ad impegnarci a partecipare alla vita politica del nostro Paese per dire che la nostra presenza è importante e soprattutto che il nostro apporto, la nostra vita di fede e la nostra formazione può migliorare, rendere più umana e vitale la società che abitiamo”. Porta a casa un impegno don Marco, e lo condivide: mettere al cuore della vita politica la democrazia perché “tutti possano essere ascoltati e nessuno, neanche chi è più fragile possa essere escluso. Tutto ciò ci ha motivato a non vivere nella mediocrità o nel compromesso, ma puntare ad una vita ‘alta’ che sa scegliere partendo da ciò che promuove la dignità di ogni essere umano”.

Annalisa Fulco (Sessa Aurunca) porta a casa una particolare esperienza di crescita personale. Si sofferma sull’esperienza di facilitatrice del Gruppo di Lavoro 27 (sono stati decine; laboratori permanenti durante l’intera Settimana, per approfondire i contenuti proposti dai relatori e lavorare di concerto al documento finale). “È stato per me un momento di crescita significativa perché le persone che componevano il gruppo erano per la maggior parte adulti, di alto spessore culturale e di fede. Il confronto con tutti loro mi ha spinta a dare ogni giorno il meglio di me; è stato bello durante il nostro percorso di confronto costante superare con facilità le barriere intergenerazionali. Così facendo abbiamo avuto modo di sentirci tutti sulla stessa onda per discernere e realizzare buone pratiche, grazie all’utilizzo del metodo proposto”. Dai giovani parole di gratitudine al mondo adulto: Annalisa custodisce la “speranza scaturita dal vedere un gruppo di adulti impegnato a migliorare il mondo”; poi cita la professoressa Elena Granata Vicepresidente del Comitato scientifico della 50esima Settimana Sociale: “le sue parole ‘toccando il limite si sfiora la creatività’, mi ha dato la certezza che è sempre bello mettersi in gioco”. Il confronto con le tante associazioni presenti, un rinnovato desiderio di pensare politicamente, la responsabilità della partecipazione civica sono gli altri doni che Trieste le ha fatto.

Don Gregorio Alberto Urrego (Alife-Caiazzo), conclude questo diario riassumendo alcuni impegni da cui ripartire come cattolici impegnati per la democrazia: “le piazze di Trieste sono state luoghi di riflessioni, riconoscimento reciproco, discussioni e confronti su diverse tematiche che nella quotidianità non riscontrano lo stesso interesse da parte delle persone preposte e dalla Società. Portiamo a casa la consapevolezza di dover recuperare i luoghi della democrazia (Politica incarnata) e favorire la partecipazione dal basso, dal popolo, da coloro che non hanno voce, creando consensi e dissensi per dare risposte reali. Come cattolici torniamo da Trieste con l’urgenza di dare vita a nuovi racconti che mettano al centro le persone, le loro storie portatrici di verità spesso dimenticate”. In ultimo don Gregorio individua come buona pratica della Settimana sociale l’esperienza laboratoriale che ha favorito ascolto, dialogo, confronto tra idee e proposte: “pur provenendo da esperienze e realtà diverse siamo stati capaci di costruire quel ‘noi’ di cui ciascuno si è reso protagonista, e maturato la consapevolezza di dove generare  processi di riflessione critica e azioni per la democrazia nelle comunità di appartenenza”.


Mons. Cirulli: nomine nei settori pastorali delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca

In data odierna, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, ha provveduto a nominare ad nutum Episcopi,

Giancarmine Zanni e Aldina Maciariello, direttori Ufficio Famiglia della Diocesi di Teano-Calvi;

don Pasquale Rubino, direttore Ufficio Famiglia della Diocesi di Alife-Caiazzo;

don Ferdinando Iannotta, direttore Ufficio Famiglia della Diocesi di Sessa Aurunca;

dott.ssa Caterina Di Filippo e dott.ssa Nadia Piglialarmi , responsabili Ufficio Tutela e Minori Vulnerabili delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;

don Lorenzo Langella, responsabile Ufficio Giustizia e Legalità delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;

don Ferdinando Iannotta, direttore Consultorio interdiocesano delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;

don Alessio Leggiero, responsabile Ufficio Pastorale della Cultura della Diocesi di Teano-Calvi;

don Emilio Salvatore, responsabile della Formazione presbiteri, diaconi transeunti e seminaristi delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;

Inoltre, il Vescovo ha avocato a sé l’Ufficio per la Pietà Popolare.


Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico 2024

Il programma delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca - Comunicato Stampa

Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca 

Comunicato Stampa 

Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico 2024

Il programma delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca: convegni, open Day, workshop, visite guidate

 

Nell’ambito delle Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico 2024, le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca aderiscono all’iniziativa promossa dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana insieme ad AMEI (Associazione dei musei ecclesiastici italiani), AAE (Associazione degli archivisti ecclesiastici) e ABEI (Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani).

“Le figure e i protagonisti della promozione dell’alto casertano. Matteo Guido Sperandeo, Raffaele Pellecchia e Giovanni Maria Diamare”: è il tema del ciclo di eventi che, dal 13 maggio al 19 maggio, attraverserà le tre Diocesi guidate dal Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli per promuovere le bellezze del territorio dell’Alto casertano attraverso il patrimonio culturale e cultuale ecclesiastico, valorizzato grazie ai fondi 8xmille. L’edizione di quest’anno, infatti, celebra i 40 anni dalla revisione del Concordato e l’introduzione dell’8xmille alla Chiesa cattolica, data da cui sono state gettate le basi per una rinnovata collaborazione e la costruzione di intese, accordi e servizi di promozione della cultura al servizio del Paese.

Ad aprire la rassegna sarà la Diocesi di Teano-Calvi, lunedì 13 maggio alle ore 9.30, con la presentazione degli interventi di restauro della Cattedrale, a seguire, nel pomeriggio, nella Basilica Cattedrale di Sessa Aurunca, alle ore 18.30, il workshop sulla valorizzazione e tutela nell’episcopato di Mons. Giovanni Maria Diamare, con un focus sulla tutela e valorizzazione accompagnato da intermezzi musicali e reading a cura dei giovani. Il programma proseguirà con l’appuntamento del 16 maggio, a Sepicciano di Piedimonte Matese: nella Parrocchia di San Marcello e San Michele sarà affrontato il tema del patrimonio culturale e cultuale attraverso la presentazione del restauro della Pala dell’Altare di San Michele, la lettura iconografica e teologica di essa, e con la presentazione dell’organo a canne situato nella chiesa alla quale seguiranno delle esecuzioni musicali. Venerdì 17 maggio, invece, in programma dalle ore 19.00, l’evento “Una notte in biblioteca”, dove un susseguirsi di eventi animeranno la Biblioteca ‘San Tommaso D’Aquino’ della Diocesi di Alife-Caiazzo per vivere e promuovere l’edificio culturale che ospita ogni giorno studenti, cultori e ricercatori attraverso le pagine dei preziosi fondi in esso contenuti.

Nel corso della settimana sarà inoltre possibile partecipare alle visite guidate al MuDiSe, Museo Diocesano Diffuso Diamare Sessa Aurunca, di recente riallestimento, e al Tour urbano delle Chiese minori di Piedimonte Matese giovedì 16 maggio.

In agenda dal 13 al 17 maggio, anche gli Open Day delle Biblioteche, Archivi e Musei diocesani di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca dalle 9.30 alle 13.00.

 

Nomine del Vescovo per le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca – 12.04.2024

Le nuove nomine del Vescovo S.E. Mons. Cirulli per i settori pastorali

In data odierna, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, ha provveduto a nominare ad nutum Episcopi,

per il settore Affari amministrativi e legali:

  • Don Carlo Fiorenza, Incaricato per le Confraternite delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;
  • Sig. Carmine Petruccelli, Direttore dell’Ufficio servizi informatici delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;
  • Diac. Michele Massimo Sorvillo, Incaricato Sovvenire della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Sig.ra Annamaria Gregorio, Incaricato Sovvenire della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Don Enrico Passaro, Incaricato Sovvenire della Diocesi di Sessa Aurunca;

per il settore Celebrazioni liturgiche, dei sacramenti e pietà popolare:

  • Don Marcello Santagata, Incaricato per la Musica sacra della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Sig.ra Angela Faraone, Incaricato per la Musica sacra della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Sig.ra Lucrezia Langella, Incaricato per la Musica sacra della Diocesi di Sessa Aurunca;
  • Suor Nelia Galindes, Incaricato per i Ministri straordinari dell’Eucaristia e per i ministeri della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Don Antonio Di Lorenzo, Incaricato per i Ministri straordinari dell’Eucaristia e per i ministeri della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Sig.ra Rosa Forcina, Incaricato per i Ministri straordinari dell’Eucaristia e per i ministeri della Diocesi di Sessa Aurunca;

per il settore Evangelizzazione e Catechesi:

  • Don Raffaele Farina, Direttore dell’Ufficio Pastorale giovanile della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Don Paolo Vitale, Direttore dell’Ufficio Pastorale giovanile della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Don Mario Taglialatela, Direttore dell’Ufficio Pastorale giovanile della Diocesi di Sessa Aurunca;
  • Sig. Giovanni Maliziano, Direttore dell’Ufficio Spettacolo, Sport e tempo libero delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;
  • Sig. Gianluca Boccino, Vice-Direttore dell’Ufficio Spettacolo, Sport e tempo libero delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;

per il settore Testimonianza di vita cristiana:

  • Don Marco Morganella, Direttore dell’Ufficio Problemi sociali e lavoro della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Don Gregorio Alberto Urrego, Direttore dell’Ufficio Problemi sociali e lavoro della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Sig.ra Margherita Nuzzi, Direttore dell’Ufficio Problemi sociali e lavoro della Diocesi di Sessa Aurunca;
  • Sig.ra Giulia Lettieri, Incaricato Progetto delle Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca;
  • Don Carlo Zampi, Direttore dell’Ufficio di Pastorale carceraria delle Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca;
  • Don Pietro Robbio, Direttore dell’Ufficio di Pastorale della salute della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Diac. Raffaele Fazzone, Direttore dell’Ufficio di Pastorale della salute della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Suor Giuseppina Pignatale, Direttore dell’Ufficio di Pastorale della salute della Diocesi di Sessa Aurunca;

per il settore Formazione, Cultura e Comunicazioni Sociali:

  • Don Massimiliano Domenico Piciocchi, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Sig.ra Maria Grazia Biasi, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Sig.ra Giulia Lettieri, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Sessa Aurunca;
  • Don Luca Conforto, Delegato vescovile per la Vita consacrata della Diocesi di Teano-Calvi;
  • P. Paolo D’Alessandro O.F.M. Conv., Delegato vescovile per la Vita consacrata della Diocesi di Sessa Aurunca;
  • Don Emilio Salvatore, Direttore dell’Ufficio Pastorale vocazionale delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;
  • Don Pietro Robbio, Vice-Direttore dell’Ufficio Pastorale vocazionale delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;
  • Don Manuel Rinaldi, Vice-Direttore dell’Ufficio Pastorale vocazionale delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;
  • Don Giosuè Zannini, Direttore dell’Ufficio Ecumenismo e dialogo interreligioso delle Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca;

Nomine per le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca

Le nuove nomine del Vescovo S.E. Mons. Cirulli per il settore amministrativo e per i settori pastorali

In data odierna, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, ha provveduto a nominare ad nutum Episcopi,

per il settore Affari amministrativi e legali:

  • Don Pasqualino Del Vecchio, Cancelliere della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Don Luigi Migliozzi, Vice-Cancelliere della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Don Michelangelo Tranchese, Cancelliere della Diocesi di Sessa Aurunca;
  • Don Angelo Polito, Vice-Cancelliere della Diocesi di Sessa Aurunca;
  • Don Davide Volo, Vice-Economo della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Sig.ra Giuseppina Verrengia, Economo della Diocesi di Sessa Aurunca;

per il settore Celebrazioni liturgiche, dei sacramenti e pietà popolare:

  • Don Fernando Guidone, Direttore dell’Ufficio liturgico della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Don Antonio Di Lorenzo, Direttore dell’Ufficio liturgico della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Don Luciano Marotta, Direttore dell’Ufficio liturgico della Diocesi di Sessa Aurunca;

per il settore Evangelizzazione e Catechesi:

  • Don Massimiliano Domenico Piciocchi, Direttore dell’Ufficio catechistico della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Don Davide Ortega, Direttore dell’Ufficio catechistico della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Don Carlo Zampi, Direttore dell’Ufficio catechistico della Diocesi di Sessa Aurunca;

per il settore Testimonianza di vita cristiana:

  • Don Davide Volo, Direttore della Caritas della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Diac. Paolo Carlone, Direttore della Caritas della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Don Osvaldo Morelli, Direttore della Caritas della Diocesi di Sessa Aurunca;
  • Diac. Egidio Nerone, Direttore dell’Ufficio di Pastorale della mobilità umana – Migrantes per le Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca;
  • Sig.ra Annamaria Gregorio, Vice-Direttore dell’Ufficio di Pastorale della mobilità umana – Migrantes per le Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca;
  • Don Pierangelo Sorvillo, Direttore dell’Ufficio missionario della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Sig.ra Annamaria Gregorio, Direttore dell’Ufficio missionario della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Diac. Raffaele Villoni, Direttore dell’Ufficio missionario della Diocesi di Sessa Aurunca;
  • Don Giadio De Biasio, Direttore dell’Ufficio Creato e Ambiente delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;

per il settore Formazione, Cultura e Comunicazioni Sociali:

  • Don Giosuè Zannini, incaricato vescovile per i Diaconi Permanenti delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife Caiazzo e di Sessa Aurunca;
  • Don Giulio Ferrara, Direttore dell’Ufficio per l’insegnamento della Religione cattolica della Diocesi di Teano-Calvi;
  • Luigi Arrigo, Direttore dell’Ufficio per l’insegnamento della Religione cattolica della Diocesi di Alife-Caiazzo;
  • Don Roberto Palazzo, Direttore dell’Ufficio per l’insegnamento della Religione cattolica della Diocesi di Sessa Aurunca.

Nella Messa Crismale l’Epifania della Chiesa e di tutti i suoi doni

A Sessa Aurunca il Vescovo Giacomo Cirulli con le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca

“La Messa del Crisma, epifania della Chiesa, il momento in cui essa si manifesta attraverso i suoi doni e si rende presenza viva di Gesù Cristo”, all’inizio della sua omelia nella celebrazione che ha riunito le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, il Vescovo Giacomo Cirulli che ne è Pastore ha introdotto i presenti al valore fondante di questo appuntamento, “Momento decisivo in arrivo e in partenza rispetto al cammino compiuto e a quello che ci attende con la celebrazione della Risurrezione di Cristo”. Per la prima volta da quando Mons. Cirulli guida le tre Chiese dell’alto casertano, la Messa Crismale è nella Cattedrale di Sessa Aurunca e come per ogni celebrazione interdiocesana in essa si sono raccolti i presbiteri di ciascuna Diocesi da lui guidata e una rappresentanza di fedeli. Numerosa la presenza di diaconi, di religiosi e religiose, dei seminaristi. Ad animare la liturgia le corali tre Chiese.

All’inizio della celebrazione il saluto del Vicario generale don Luigi De Rosa: parole per ricordare in questa giornata la comunione fraterna del presbiterio intorno alla figura del Pastore nell’obbedienza; il servizio ai fratelli da ‘servi’ alla maniera del Maestro e il cammino delle Diocesi nell’unità “nonché il comune impegno pastorale”: questo ultimi delineati come segni profetici di “fraternità e un’occasione propizia per il rinnovamento della vita ecclesiale del nostro territorio, così da essere una Chiesa che condivide le ansie, le fatiche e le speranze del nostro popolo” .

La comunione della Chiesa a cui fa riferimento il Vicario, per l’intera Celebrazione rimane il fondamento e si esprime attraverso i segni, la preghiera e le parole del Pastore. Citando le Letture Mons. Cirulli richiama la centralità di Dio in mezzo al suo popolo, la centralità di Cristo nella Chiesa “che si presenta con la forza liberatrice da quelle forme di schiavitù che ci separano dal bene: l’orgoglio, gli interessi, un forma individualista di vedere e di pensare. La sua presenza in mezzo a noi combatte ogni schiavitù e ogni morte”, una presenza che oggi vive attraverso la Chiesa e i suoi ministri: “Ecco l’Epifania della Chiesa”, ha aggiunto il Vescovo “Ecco come essa deve rivelarsi: farsi volto e voce di Cristo che opera e interviene alla maniera del Servo Cristo Gesù; diversamente il rischio è diventare qualcosa di diverso come una istituzione di potere, di forza…”.
L’invito ai presbiteri riuniti intorno al Pastore è stato quello di essere servi, “ma con quali contenuti e con quali gesti? Nell’obbedienza fino alla morte, e alla morte di croce come ci ricorda l’apostolo Paolo, si realizza il progetto di Chiesa secondo Cristo”. Sul tema del servizio anche l’essere custodi degli olii che nella celebrazione di lì a poco sono stati benedetti e il Crisma consacrato “Perché attraverso di essi, i i sacramenti che voi amministrate si rende presente Cristo nella vita degli uomini”. Un pensiero esteso ai fedeli, chiamati ad essere segni e strumenti di pace, protagonisti di dialogo ora più che mai nella scena del mondo gravata dal peso di conflitti e atroci guerre.

Dopo l’omelia il rinnovo delle promesse sacerdotali: nel giorno in cui si fa memoria del giorno in cui Cristo comunicò agli apostoli il suo donarsi per amore, i presbiteri rinnovano il lori impegno per Cristo e la Chiesa. La Cattedrale ha risuonato del “Si, lo voglio” alle parole con cui Mons. Cirulli ha chiesto ai suoi preti di essere uniti a Cristo, di essere dispensatori dell’Eucarestia e annunciatori della Parola di Dio. Poi alla Comunità tutta la richiesta di pregare ‘per i vostri sacerdoti’ e ‘per me, perché sia fedele al servizio apostolico, affidato alla mia umile persona’. La benedizioni degli olii dei catecumeni e degli infermi: il primo per essere di forza e vigore per quanti intraprendono gli impegni della vita cristiana; l’altro che sana e sostiene le fragilità di chi è ferito nel corpo e nel cuore a motivo della malattia; in ultimo il Crisma per chi si conferma discepolo di Cristo (i cresimandi) e per chi totalmente sceglie di donarsi a Cristo ed essere ‘segno e strumento di salvezza’.
Al termine della Messa il grazie del Vescovo Mons. Cirulli per quanti hanno partecipato e per quanti hanno collaborato all’organizzazione della cerimonia liturgica e l’annuncio di quattro nuove ordinazioni diaconali e presbiterali rispettivamente il 25 aprile e il primo maggio nella Cattedrale di Teano.

Fonte Clarus