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Questo è il nostro Natale: tutti attorno a questo bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia

Il messaggio natalizio del vescovo Mons. Giacomo Cirulli

Dall’Episcopio di Teano il vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli indirizza il suo messaggio natalizio alle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo: povertà e fraternità al centro della riflessione affidata ad un breve video in cui compaiono anche alcuni presepi allestiti nel palazzo vescovile in questo tempo di festa

“Si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”. (Lc 2,6-7).
Carissimi, questo è il segno di Natale; è il segno che nel racconto evangelico viene riportato tre volte nel capitolo due di Luca ed è il segno anche per noi.
Da questo bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia dobbiamo imparare cos’è Natale, cosa significa per noi e quello che ci insegna per la vita…
Un bambino fragilissimo, in maniera poverissima, nato come tutti i bambini e i neonati di questa terra, lui è il Figlio di Dio. Lui è il Salvatore, come diranno gli angeli; lui è colui che libererà l’umanità dal peccato e dalla morte.
Questo è il nostro Natale: tutti attorno a questo bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia.
Tutti figli dello stesso Padre, e tutti fratelli e sorelle in Gesù Cristo, il bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia, il Crocifisso risorto che ha vinto la morte.
Siamo tutti fratelli e sorelle: questa è la verità della nostra vita; questo è quello che il nostro Dio vuole che viviamo su questa Terra.
E Natale sia proprio questo per noi: l’inizio, con l’aiuto dello Spirito Santo, di una vera fraternità fra tutti gli uomini, fra tutti i popoli.
Non perdiamo il segno nostro Natale; non facciamocelo rubare; trasmettiamolo ai nostri bambini, ai nostri giovani perché riflettano sulla grandezza e la bontà misericordiosa di Dio.
Buon Natale a tutti!
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Mons. Giacomo Cirulli incontra Papa Francesco: ulteriore slancio al progetto che unisce le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo

 

Un momento di confronto, di dialogo, di accoglienza reciproca: è stato questo l’incontro avvenuto ieri mattina (20 dicembre) tra S.E. Mons. Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo e Papa Francesco nella Sala della Biblioteca Apostolica Vaticana, luogo in cui siamo abituati a vedere attraverso le foto ufficiali i momenti tra il Pontefice e i Capi di Stato, Cardinali, Vescovi, personalità del mondo laico ed ecclesiale.

Come accade in questi casi, l’incontro tra il Pontefice e un suo vescovo è propizio tempo di ascolto: delle Diocesi piccole o grandi d’Italia si racconta la vita scritta a più mani dal Pastore che la guida, dai sacerdoti suoi primi collaboratori; dal fermento che la vita religiosa dona alle Chiese locali con la preghiera e la presenza; dalla creatività di un laicato che ogni giorno sceglie con libertà e passione di testimoniare il vangelo. È un racconto di vita ecclesiale impregnato della dimensione sociale, culturale, storica dei luoghi, ecco perché la visita del nostro vescovo Giacomo al Papa è un po’ l’incontro di tutti con il vicario di Gesù Cristo; momenti come questi non sono mai l’incontro di due sole persone perché un Vescovo porta con sé l’intera famiglia che gli è affidata (la storia, le prospettive, le difficoltà) e per la quale gli è chiesto di donare tutto se stesso.

Da Parte di Papa Francesco parole di incoraggiamento e sostegno a Mons. Giacomo Cirulli nel proseguire e dare forma al progetto della Chiesa che prevede per le due Diocesi dell’alto casertano (e per altre in Italia) un comune cammino pastorale in vista di quell’unità che in un prossimo futuro farà di due millenarie esperienze una sola storia.
Prima dei saluti di congedo il Papa ha chiesto al Vescovo di portare la sua benedizione e gli auguri di buon Natale alle Diocesi a lui affidate, e chiesto come consuetudine, di pregare per la sua persona.

Come consuetudine Papa Francesco saluta gli accompagnatori dei suoi ospiti; ieri il giovane diacono don Pietro Robbio, segretario di Mons. Cirulli ha potuto fermarsi anch’egli qualche minuto con Francesco e scambiare con lui parole di stima e gratitudine: per questo nostro giovane ormai vicino al sacerdozio non è mancata una speciale benedizione.


Il ritiro spirituale del Clero con il Cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la città di Roma

Il Vicario del Papa per la Città di Roma questa mattina ha guidato la meditazione in occasione del consueto ritiro spirituale programmato dal Vescovo Mons. Cirulli

Momento di preghiera e riflessione per i sacerdoti, i religiosi e i diaconi delle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, con il vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, in occasione del consueto ritiro spirituale presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Vairano Scalo. Appuntamento che in questo tempo, ormai prossimo al Natale, si carica di maggiore attesa e raccoglimento intorno al Mistero di Dio che si è fatto uomo per gli uomini.
 
Dopo la preghiera dell’Ora Media e i saluti del Vescovo, la riflessione guidata da S. Eminenza il Card. Angelo De Donatis, Vicario di Sua Santità per la città di Roma che volentieri ha accettato l’invito di Mons. Cirulli ad essere presente.
 
Dal Libro dell’Esodo – ripercorrendo la storia della salvezza, dell’incontro eterno tra Dio e il suo popolo, il Cardinale ha scelto tre verbi e consegnati alla meditazione personale di ciascuno in questo tempo forte dell’anno liturgico: “saper riconoscere” i segni, la voce, la presenza; “interpretare” noi stessi e la realtà in cui siamo immersi che non è mera analisi statistica o soltanto sociologica della realtà, ma alla luce dei contenuti del percorso sinodale che la Chiesa sta vivendo, è “entrare nello sguardo con cui Dio guarda le cose”, cioè “discernere” secondo lo Spirito Santo, interrogare la Parola di Dio e in essa scorgere la strada. Il “saper riconoscere” che il Card. De Donatis ha appena “consegnato” ai nostri sacerdoti è un impegno riferito riferito al tempo presente, alla situazione in cui siamo immersi e coinvolti come Chiesa, alla realtà in cui siamo chiamati ad annunciare il Vangelo; è riconoscere se stessi nella realtà, nella vita che si abita (condizione necessaria anche perché il cammino sinodale sia autentico e vissuto con protagonismo). Il terzo verbo è “scegliere” secondo la volontà di Dio evitando il rischio di impadronirci della volontà di Dio mettendolo a margine del suo stesso progetto, considerandolo quasi un estraneo rispetto alla vita che lui ci ha donato. In questo cammino allora scegliere vuol significare purificare la nostra volontà per far sì che in noi sia lo Spirito ad operare le scelte…
 
Al termine di questa condivisione tra Sacra scrittura e vita, l’adorazione eucaristica.

Don Alfonso De Cristofaro è ritornato alla casa del Padre

Oggi si è prematuramente conclusa l’esistenza terrena di don Alfonso De Cristoforo, Presbitero del Clero della Diocesi di Teano-Calvi. Ne dà notizia il Vescovo, S.E. Mons. Giacomo Cirulli, unito ai familiari di don Alfonso, alla comunità parrocchiale di S. Maria a Silice in Riardo e al Presbiterio di Teano-Calvi.
Don Alfonso nasce a Capua (CE) il giorno 11/04/1980 ed è ordinato Presbitero il 28/02/2014 presso la Cattedrale di Teano. Ha ricoperto fino alla sua prematura scomparsa l’incarico di Economo Diocesano, di Segretario del Collegio dei Consultori e di Delegato diocesano della F.A.C.I. Dal 2016 ha svolto il suo ministero pastorale come Parroco presso la comunità ecclesiale di S. Maria a Silice in Riardo.
Affidiamo don Alfonso all’intercessione dei Santi Patroni Casto e Paride e alla materna cura della Madonna della Stella. Il Vescovo invita il clero e i fedeli a elevare al Signore preghiere in suffragio della sua anima


La Parrocchia dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo celebra il X Anniversario dell’organo

In occasione del X Anniversario della costruzione dell’organo Mascioni, il Parroco della Comunità dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo, don Luigi Gennaro De Rosa, invita i fedeli a partecipare ad una serie di Concerti d’organo.

DOMENICA 12 DICEMBRE 2021 ORE 19:00
Organista: Andreana Pilotti
Sassofonista: Alfredo De Francesco

SABATO 18 DICEMBRE 2021 ORE 19:00
Organista: Emanuele Cardi

DOMENICA 26 DICEMBRE 2021 ORE 20:00
Concerto di Natale Corale “Laudate Dominum”
Organista: Maria Teresa Roncone
Mezzo Soprano: Angela Dragone
Soprano: Rosanna Loasses
Tenore: Sergio Dragone

DOMENICA 02 GENNAIO 2022 ORE 19:00
Organista: Ilaria Centorrino
Organista: Maria Greco

DOMENICA 09 GENNAIO 2022 ORE 19:00
Organista: Maria Teresa Roncone

Di seguito il programma:

Celebrazione X anniversario Organo Mascioni


Al via il cammino sinodale di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo

Il 1 dicembre delegati parrocchiali, rappresentanti di associazioni e movimenti diocesani, sacerdoti, religiosi sono chiamati ad un primo momento formativo perché il cammino diventi esperienza possibile nelle singole comunità

Nel Sinodo della Chiesa universale “Per una Chiesa sinodale. Comunione, partecipazione, missione” si inserisce quello della Chiesa italiana, di più lunga durata, e quello delle Chiese locali che con celebrazioni e incontri hanno già dato inizio a questo percorso per il quale il Papa chiede il rinnovamento delle strutture ecclesiali, ma soprattutto delle stile di essere Chiesa: maggiore prossimità, cura, accoglienza, ascolto sono gli impegni da rinnovare ma a partire da un confronto alla pari tra tutti i battezzati…

Per le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo, dopo l’apertura del cammino sinodale con la celebrazione del 17 ottobre presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo; dopo la nomina dei referenti diocesani del Sinodo, entra nel vivo il cammino insieme che le due Chiese sono chiamate a compiere guidate dal vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli.
L’appuntamento è per il 1 e 2 dicembre presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni in Pietravairano dove i rappresentanti delle parrocchie, i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose incontreranno don Walter Insero, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Roma sul tema “Protagonisti per una Chiesa sinodale”: ci si soffermerà sui contenuti del Sinodo che coinvolge tutta la Chiesa fino al 2023 e sulle tappe successive (fino al 2025) in cui camminerà la Chiesa italiana (nella locandina i dettagli dell’incontro).

L’intero percorso si muove intorno ad un interrogativo fondamentale che la Chiesa sta facendo risuonare a più livelli e in più contesti: Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”: come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella vostra Chiesa particolare? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?

A partire da questa domanda e da una serie di altre provocazioni fornite ai fedeli (clicca), Diocesi e Parrocchie stanno lavorando o si apprestano a farlo; si tratta di un vero e proprio percorso formativo destinato a suscitare partecipazione, confronto, protagonismi tra tutti i battezzati; ad interrogarsi su come la Chiesa dialoga al suo interno e con l’esterno, come vive la missione evangelizzatrice, a chi rivolge la sua opera…: quanto le comunità parrocchiali sanno immergersi nella vita della gente; quale stile comunicativo si realizza dentro e fuori la parrocchia….; come le Associazioni dialogano con la comunità civile e quanto la loro identità incida nella vita sociale….

Sono tre le fasi sinodali che la Chiesa italiana vivrà fino al 2025, narrativa, sapienziale, profetica. Al momento, la prima, prevede l’esercizio dell’ascolto e del confronto: nei gruppi parrocchiali e nelle associazioni – i maggiori protagonisti di questo tempo – ci sarà modo di approfondire la riflessione secondo le indicazioni che la Chiesa italiana ha suggerito grazie materiali pensati appositamente per ogni realtà ecclesiale; tutti i suggerimenti e gli approfondimenti che emergeranno saranno raccolti a livello diocesano e poi nazionale perché sia stilato un documento unico (instrumentum laboris) che ritornerà nelle comunità per un’ulteriore riflessione d’insieme.
Seguiranno nuove fasi di lavoro; nel frattempo resta costante l’appello a tutti i battezzati di non sottrarsi all’impegno di essere protagonisti di questo tempo in cui la Chiesa chiede a ciascuno il contributo per rinnovarla.


Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano, impegno continuo e promozione della famiglia. Verso il VI anno giudiziario

Il 3 febbraio 2022 sarà inaugurato il VI anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano (TEI) delle Diocesi di Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca, Teano-Calvi, un servizio giuridico e pastorale nato a marzo del 2016 sulle indicazioni e le prospettive che Papa Francesco nel 2015 stabiliva nella lettera (motu proprio) Mitis Iudex Dominus Jesus sulla nuova dinamica dei processi ecclesiastici in un’ottica di pastoralità, semplificazione e gratuità introducendo la pratica del processo breve per le dichiarazioni di nullità del matrimonio (clicca per approfondire)
Il Tribunale interdiocesano con sede a Teano, fin dal suo primo anno di attività, ha lavorato e contestualmente ha aperto ad occasioni di approfondimento e formazione sulla delicata materia della nullità matrimoniale in termini giuridici, pastorali, spirituali…  
Protagonisti di questi confronti, sacerdoti e avvocati. 
In vista del nuovo anno giudiziario, apriamo una finestra sulle attività del Tribunale e sul servizio che esso offre alle persone, singoli e famiglie, con il contributo del Cancelliere del TEI don Francesco Pinelli e del Vicario giudiziale Mons. Francesco Leone

 

Dopo il periodo della pandemia, con tutte le conseguenze riportate a livello personale, sociale, comunitario ed ambientale, in particolare circa il regime lavorativo e l’espressività delle varie professioni, che in generale sono risultate mortificate e decurtate sotto vari aspetti negli anni 2020 e 2021, bisogna necessariamente  rilevare che anche il cammino della Giustizia civilistica e canonistica ha risentito in parte di tale evenienza ed incidente emergenza.

Continuità di impegno
Per quanto riguarda il TEI di Teano, Tribunale Interdiocesano a cui fanno capo le Chiese particolari di Alife- Caiazzo, Sessa Aurunca, Teano-Calvi, c’è da osservare che al di fuori del primo periodo di look down, nei mesi di marzo – maggio 2020, ha continuato sempre nel lavoro giudiziale sia con le procedure breviori che con quelle ordinarie, anche se naturalmente il numero delle cause si è contratto per l’incidenza del contagio sulla generale attività religiosa e sociale dei fedeli e per i numerosi casi di malati e decessi che si sono verificati nell’ambito del territorio attinente alle tre suddette Diocesi, nell’alto casertano.

Il Tribunale di Teano ha funzionato, al di fuori di quanto predetto, sempre con regolarità ed ha accolto, ascoltato, discusso con tante persone, circa le varie difficoltà sorte nel corso delle convivenze coniugali, e ha proceduto nelle funzioni giudiziarie con attenzione e discernimento ai vari casi che sono stati presentati per l’esame e la decisione dei Vescovi – Giudici oppure dei Collegi giudicanti.

Ogni problematica familiare va trattata con grande circospezione e con zelo pastorale, perché i fedeli che si rivolgono al Tribunale chiedono innanzitutto tante spiegazioni e chiarimenti circa le procedure canoniche e i passaggi che bisogna verificare ed osservare per giungere alla conoscenza piena delle situazioni sullo stato delle persone, che meritano ogni rispetto e riconoscimento di dignità e di onestà in quello che vengono a presentare all’udienza delle sezioni istruttorie.

Bisogna sempre garantire e tutelare il principio della buona fama e della presunzione di innocenza, fino agli ultimi gradi di giudizio, anche se va rilevato e ricordato che i processi dinanzi agli organi della giustizia ecclesiastica non conducono alla ricerca di particolari colpe o reati, almeno per quanto riguarda la giustizia contenziosa e amministrativa ordinaria, ma piuttosto alla verità di fatti e situazioni che si sono verificati nel corso della convivenza coniugale e nella progettazione ed esecuzione di un programma di vita di coppia che prevede per tutti i matrimoni, e in particolare per quelli celebrati davanti alla Chiesa,  un contesto di verità, sincerità, credibilità, affidabilità, nonché stabilità dell’atto consensuale e del vissuto connubiale.

Promozione della famiglia
Il Tribunale Interdiocesano di Teano, che nel 2016 fu istituito dai tre Vescovi delle predette Diocesi, e che fu riconosciuto al livello più alto della Giustizia Amministrativa della Chiesa, in questi 5 anni di attività giudiziaria ha risposto a tutti i casi e a tutte le domande presentate alla propria attenzione, con il risultato che  numerose famiglie hanno conseguito non solo un verdetto di verità circa la propria vicenda coniugale, ma soprattutto  la serenità e la pace della propria coscienza, che in precedenza si vedeva gravata da tanti dubbi, difficoltà, indecisioni e turbamenti interiori, che lasciavano inerti e irrisolte situazioni bisognose di chiarezza e di certezza morale e giuridica.

Su questi aspetti e risvolti delle problematiche personali si è prodigato e speso in questi anni il predetto Tribunale Interdiocesano, grazie all’impegno pastorale e spirituale, nonché economico e di natura strutturale, profuso dai tre Vescovi Fondatori e dall’attuale Moderatore (S. E. Mons. Giacomo Cirulli, ndr), coadiuvati e collaborati dal Vicario Giudiziale, dal Cancelliere – capo, dai Giudici di Collegio, dal Difensore del Vincolo, dal Promotore di Giustizia, dagli Assessori, dai Notai e dall’Economo, che si sono resi presenti e attivi nello svolgimento dei loro particolari e delicati compiti, all’interno del TEI, ma con proiezione verso le comunità e i fedeli che hanno agito in giudizio.

All’apice di tale lavoro e impegno processuale è rimasto  sempre, come stella polare che indica il cammino, l’ispirato progetto legislativo di Papa Francesco e  quello esecutivo della Conferenza Episcopale Italiana che, con la normativa canonistica e le determinazioni amministrative,  hanno  dato certezza e agilità alle procedure canoniche, con particolare attenzione ai poveri e al principio di gratuità, di cui nelle tre Diocesi si sono avvalse ed hanno beneficiato numerose famiglie, che hanno ritrovato fiducia e nuovo impegno di vita e di pratica cristiana.

Don Francesco Pinelli, Mons. Francesco Leone

 

Fonte: Clarus


Don Paolo Martuccelli è il nuovo Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano di Benevento

S.E. Mons. Battaglia conferisce l'incarico al presbitero della nostra Diocesi

Il Gran Cancelliere della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, S.E. Mons. Domenico Battaglia, ha nominato il Prof. Paolo Martuccelli nuovo Direttore dell’Istituto Superiore Interdiocesano di Scienze Religiose “San Giuseppe Moscati” di Benevento per il triennio 2021-2024.

La nomina è giunta al termine dalla procedura fissata dagli Statuti della Congregazione per l’Educazione Cattolica che prevedono prima il voto del Consiglio d’Istituto (docenti e studenti) e, successivamente, il nulla osta del Vescovo Moderatore dell’Istituto, S.E. Mons. Felice Accrocca, e la verifica della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli.

Don Paolo Martuccelli è sacerdote della nostra Diocesi. Ordinato Presbitero il 29 Giugno del 1985, è Parroco nelle parrocchie di San Michele Arcangelo in Gallo e San Nicola in Garofali di Roccamonfina e Presidente-Decano del Capitolo Cattedrale.

Docente stabile di teologia dogmatica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose ‘San Giuseppe Moscati’ di Benevento, ha conseguito la laurea in Lettere presso l’Università di Napoli ‘Federico II’, ha poi studiato Teologia a Napoli e a Roma, e ha ottenuto il Dottorato in Teologia dall’Università di Regensburg.


Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili

Le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo in comunione con la Chiesa Italiana si uniscono in preghiera

La nostra Diocesi partecipa alla prima “Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili” stabilita dalla Chiesa italiana per il prossimo 18 novembre; in comunione che le altre Diocesi e parrocchie italiane vivremo un momento di riflessione su un dramma che nella Chiesa rappresenta una ferita aperta e che continuamente interpella tutti i credenti a farsi carico dei fratelli feriti nella carne e nello spirito (cfr. Documento Preparatorio della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi).

La Prima giornata di Preghiera si inserisce in una riflessione di più ampio respiro, di impronta laica, che il Consiglio d’Europa ha fissato in questa data come “Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale”.

La Chiesa italiana, interpellata e sollecitata da Papa Francesco che fin dall’inizio del suo pontificato ha voluto far chiarezza sul dramma degli abusi e abbracciare le tante vittime che nella Chiesa hanno subito il torno di ferite non più marginabili, dal 2019 ha istituito il Servizio tutela minori: esso, in maniera ormai consolidata porta avanti percorsi di sostegno per le vittime e i familiari e supporta la formazione di  vescovi, sacerdoti, educatori, catechisti, operatori pastorali impegnati nei contesti formativi che coinvolgono minori e talvolta persone fragili; nella circostanza del 18 novembre il Servizio, oltre a farsi promotore dell’iniziativa di preghiera ha diffuso materiali utili che Diocesi e parrocchie condivideranno con le comunità dei fedeli perché la preghiera sia espressione corale del sostegno a chi soffre, a chi lavora per sostenere le vittime, a quanti operano e lavorano con i più piccoli e fragili.

In tutte le chiese delle Diocesi di Alife-Caiazzo e Teano-Calvi, su iniziativa del vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli, giovedì prossimo si reciteranno le preghiere dei fedeli che il Servizio tutela minori ha messo a disposizione; in aggiunta tramite i social, verrà diffusa la Preghiera che tutti, in famiglia, negli istituti religiosi, nei gruppi parrocchiali, singolarmente o comunitariamente potranno recitare sempre per accompagnare questo tempo in cui alla Chiesa è chiesto di cambiare, di agire con trasparenza e con lealtà per ridonare fiducia e consolidarsi nel suo essere luogo di che genera l’incontro con Cristo, forma le coscienze, accoglie, educa alla vita, rende liberi, offre ai fratelli la gioia del Vangelo.


Casa della Carità “San Giuseppe Moscati”. Il Vescovo, Mons. Giacomo Cirulli, inaugura la struttura

Domenica 14 Novembre, per volere del Santo Padre, la Chiesa celebra la V Giornata dei poveri. Istituendo questo appuntamento annuale, Papa Francesco ha voluto fortemente che la Chiesa tutta, in questo giorno e non solo, rivolgesse la sua attenzione e la sua preghiera in favore degli ultimi.

“I poveri di ogni condizione e ogni latitudine – afferma  il Papa – ci evangelizzano, perché permettono di riscoprire in modo sempre nuovo i tratti più genuini del volto del Padre”.

Per porre un segno concreto dell’amore verso i poveri e i sofferenti, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli e l’Ufficio Caritas diocesano hanno progettato e realizzato un polo della Carità nel territorio diocesano, che oggi vede finalmente la luce.

Nel pomeriggio di Domenica 14 Novembre, alle 16.00, il Vescovo presiederà la Celebrazione eucaristica presso la Casa della Carità “San Giuseppe Moscati” in Pignataro Maggiore, dando inizio alle attività di quello che è pensato come polo caritativo e assistenziale dell’intera Diocesi di Teano-Calvi.

L’invito per tutti è a unirsi con la preghiera perché la cura dei deboli e degli ultimi, scarto del mondo ma preziosi agli occhi di Dio, possa radicarsi sempre più nel nostro territorio.