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Impegni e progetti che restituiscono dignità.

La conferenza stampa delle Caritas di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca alla vigilia della IX Giornata Mondiale del povero

Il giorno 14 novembre 2025, alle ore 11.30 presso l’Episcopio di Teano, alla vigilia della IX Giornata Mondiale del povero, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli e i Direttori degli Uffici Caritas delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca hanno incontrato la stampa territoriale e gli operatori Caritas delle Diocesi dell’Alto Casertano.

Nell’ordine, sono intervenuti:

  • Maria Grazia Biasi, giornalista, che ha introdotto e moderato i lavori;
  • Don Osvaldo Morelli, Vicario Episcopale del Settore Testimonianza e Vita Cristiana delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, che ha affrontato il tema dell’identità e della missione di Caritas Italiana, dalla sua fondazione nel 1971 ad oggi;
  • Don Davide Volo, Direttore Caritas di Teano-Calvi, che ha relazionato in merito alle attività delle Case della Carità “San Giuseppe Moscati” in Pignataro Maggiore e “Sacro Cuore di Gesù” in Mignano Monte Lungo, al progetto “Apri Ucraina”, alla Convenzione con la Prefettura di Caserta, al progetto “Abitare insieme”, ai Corridoi umanitari lavorativi e, più in generale, ai Servizi di tutela per i poveri del territorio diocesano di Teano-Calvi;
  • Don Alessandro Occhibove, Direttore Caritas di Alife-Caiazzo, che è intervenuto presentando le attività del Centro di ascolto di Piedimonte Matese, del “Guardaroba Peter Pan – Ero nudo e mi avete vestito”, del progetto “Studiare, un diritto di tutti”, della rubrica “Germogli di Speranza” e del progetto “Ero malato e siete venuti a trovarmi”;
  • Don Osvaldo Morelli, Direttore Caritas di Sessa Aurunca, che ha relazionato in merito alle attività della Mensa “Pane quotidiano”, del Centro di ascolto “Shemà”, del Centro di accoglienza “Le querce di Mamre”, della Casa di Prima accoglienza “La Casa di Betania”.

 

“Occorre porre l’attenzione su un’ulteriore realtà di contatto con la povertà – ha sottolineato il Vescovo S.E. Mons. Cirulli a conclusione dei lavori – ovvero l’attività dei Consultori familiari presenti sui territori diocesani. Attraverso essi e i centri di ascolto diffusi sul territorio, la Chiesa si rende presente nell’accoglienza e nel supporto delle povertà, affiancandosi e talvolta essendo da sprone ai servizi di tutela statali. La dimensione della Carità è per la Chiesa questione di identità, ci appartiene in quanto cristiani, in linea con quanto insegna e testimonia il Magistero e l’impegno dei pontefici, da Paolo VI a Papa Leone XIV. Attraverso le sue opere, la Chiesa annuncia e incarna il Vangelo, di cui i poveri sono i destinatari privilegiati, e si propone l’ulteriore e necessaria missione di educare e formare al bene le comunità ecclesiali e civili in cui svolge la propria azione. Da poche ore, ad esempio, nel territorio di Pescopagano e Destra Volturno, è stato inaugurato il centro di accoglienza affidato ai Missionari Comboniani: un crocevia di culture, di identità, di colori che dice la bellezza e la pluralità dell’umanità di cui la Chiesa è a servizio. È così che la Chiesa opera per il bene, per l’amore, per la Pace. Pastorale della salute, garanzia dei servizi sanitari ai più poveri, impegno ecologico integrale a difesa della Casa Comune, accoglienza e supporto ai carcerati e ai familiari che si recano a visitarli sono le frontiere dell’impegno delle Diocesi dell’Alto Casertano attraverso le quali Cristo continua a farsi presente nell’azione pastorale della sua Chiesa in questo territorio”.

 

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Terza Assemblea sinodale delle Chiese in Italia. Anche le Diocesi guidate dal Vescovo Giacomo Cirulli

Dal 24 al 26 ottobre a Roma per il Giubileo delle Equipe sinodali e la votazione del Documento sul cammino della Chiesa italiana

Le équipes sinodali delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca hanno partecipato alla Terza Assemblea Sinodale nei giorni 24-26 ottobre 2025 per l’approvazione del Documento di sintesi, elaborato tappa dopo tappa, nelle fasi del cammino di questi ultimi 4 anni (2021-2025).

L’assemblea sinodale delle Chiese in Italia, inserita nel Giubileo delle équipes sinodali e degli organismi di partecipazione di tutti i continenti, ha avuto inizio venerdì pomeriggio 24 ottobre, presso l’Aula Paolo VI, con l’incontro-dialogo con Papa Leone XIV. Sabato 25 ottobre presso l’Hotel Ergife i delegati del cammino sinodale in Italia (vescovi, presbiteri, consacrati, laici) in un clima di preghiera, comunione ed entusiasmo hanno votato ed approvato il documento di sintesi. Rivisitato alla luce della seconda assemblea di fine marzo grazie al contributo del comitato nazionale e delle équipes sinodali regionali, il testo verrà sottoposto alla prossima Assemblea generale dei Vescovi (15-17 novembre), prima di avviare la fase attuativa nelle Diocesi italiane.

Di seguito il contributo personale dei componenti delle tre équipes, compreso quello di S.E. Mons. Giacomo Cirulli che ha espresso la sua soddisfazione per il cammino compiuto finora e per il risultato cui si è pervenuti. Entusiasta dell’armonia e della bella collaborazione nata tra le équipes sinodali delle tre Diocesi, ha avuto parole di incoraggiamento nei loro riguardi auspicando che, dopo le indicazioni dell’Assemblea dei Vescovi di novembre, si possa intraprendere la fase attuativa nelle varie realtà locali.

“Il Cammino sinodale che abbiamo vissuto è stato un tempo di grazia, ma anche di fatica”, così il Vescovo. “Camminare insieme non è stato sempre facile: abbiamo dovuto imparare ad ascoltarci, ad accogliere le differenze, a lasciarci provocare dallo Spirito. Tuttavia, proprio attraverso questa fatica è fiorita una gioia profonda — la gioia di riconoscerci parte di un’unica comunità che cerca di vivere il Vangelo con umiltà e fiducia”. Ha poi aggiunto “In questo processo abbiamo riscoperto che la Chiesa non è un’idea astratta, ma un popolo in cammino, capace di portare speranza e pace nelle pieghe della storia. Camminando insieme abbiamo potuto testimoniare concretamente le parole di Gesù: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35)”.

Le testimonianze dei delegati 
Oggi comprendiamo meglio che la sinodalità non è un compito in più, ma il modo stesso di essere Chiesa: una Chiesa che ascolta, che si lascia plasmare dal Vangelo e che, pur tra le difficoltà, si fa lievito di pace e di fraternità per il mondo. (Don Armando Visone)

Come dalle parole di Papa Leone XIV, anche io ho avvertito l’entusiasmo della fede, a partire dal nostro gruppo di equipe interdiocesano. Sentirsi coinvolti ed ispirati non dai processi, ma da persone che vivono in maniera autentica la fede. Essere parte di un processo universale che converge sul motivo di essere Chiesa vera, ci ha permesso di ascoltare la voce di Dio, tra la voce delle genti. Il cammino non finisce qui, ma prosegue ed evolve con la consapevolezza dello stile sinodale che rinnova in noi il motivo di essere annunciatori e testimoni del Vangelo tra le relazioni di ogni giorno. (Mariagrazia Nassa)

Ho sperimentato la gioia di vivere giornate di grazia, comunione, ascolto, collaborazione con i delegati delle tre diocesi e delle Chiese d’Italia. L’approvazione del documento è solo il germe di un cammino dove “il noi prevale sull’io” e dove “nessuno possiede la verità”. (Vincenzo Filetti)

Siamo “forti” di un cammino fatto insieme, accompagnati dallo Spirito Santo, con la certezza di avventurarci in una Storia meravigliosa! Adesso il popolo tutto di Dio deve far crescere il seme dell’unità e della pace, a partire dall’oggi che ciascun battezzato ha contribuito a formare. Tante sono le attese che ancora lo Spirito ci indicherà per un futuro ecclesiale in stile sinodale, affidato alle donne e agli uomini che scelgono hic et nunc di continuare il cammino! (Morone Cleonice)

Il cammino sinodale ci ha donato una grande ricchezza: mettere sempre al primo posto il molto che ci unisce e non il poco che ci divide. Sinodo è camminare insieme, senza fermarsi nelle difficoltà, ma sostenendoci a vicenda con le nostre debolezze, forti del sostegno di ogni compagno di viaggio. (don Gianluca Zanni)

Condivido in  pieno quanto espresso da Mons. Erio Castellucci in merito al documento approvato : “un testo non perfetto, ma frutto di mediazione profetica, non di compromesso”. Abbiamo tra le mani non un documento nato dall’alto, ma un testo frutto di un discernimento comunitario, che saremo chiamati a mettere in atto ( don Luciano Marotta)

La Chiesa si ama, perché è Cristo. Non è l’uniformità a fare unità ma far nascere relazioni autentiche e fondate sulla Parola. La sinodalità come la fede, non si spiega si vive! A conclusione di questa esperienza ho la consapevolezza dell’essere in una storia più grande dove sono amata e sono in cammino con fratelli e sorelle per l’annuncio sempre nuovo: Cristo è la nostra unica speranza. (Carmelina Codella)

Il cammino sinodale ha trasformato il modo di essere Chiesa: «In questi quattro anni abbiamo riscoperto la bellezza come dono, impegno e sacrificio. Abbiamo percepito la possibilità di riformare il nostro stile personale e comunitario, respirando sogni e fatiche delle nostre Chiese locali e ricollocandole nell’orizzonte della missione». Consapevoli, sulla base dell’esperienza vissuta, che “la sinodalità non si insegna, ma si vive, è contagiosa e dona slancio” auspichiamo di darne testimonianza concreta nelle Chiese locali. (Giusy Verrengia)

Nella veglia mariana di sabato sera in piazza S. Pietro abbiamo affidato alla Vergine i semi di speranza gettati in questi anni e i frutti, che auspichiamo potranno germogliare con il contributo di tutti. Nella messa giubilare di domenica 26 ottobre alla presenza delle équipes sinodali e degli organismi di partecipazione di tutto il mondo abbiamo ricevuto il mandato da Papa Leone XIV: “Dobbiamo sognare e costruire una Chiesa umile”, che “si abbassa per lavare i piedi dell’umanità” e “non giudica”, che “si fa luogo ospitale per tutti”, “non si chiude in sé stessa, ma resta in ascolto di Dio” e ascolta tutti. Con questo spirito ci apprestiamo nei prossimi tempi ad intraprendere la fase attuativa, facendo tesoro di quanto vissuto insieme.

A cura dei Delegati delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca


Nomine del Vescovo

In data odierna, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha stabilito quanto segue:

Per la Diocesi di Teano-Calvi:
don Michele Zullo assume la cura pastorale delle Parrocchie San Giovanni Evangelista e San Simeone in Tora e Piccilli;
don Francesco Anfora assume la cura pastorale della Parrocchia San Marco Evangelista in San Marco di Teano;
– ⁠don Giacomo Gliottone assume gli incarichi di Segretario Vescovile e di Vice direttore della Caritas diocesana.

Per la Diocesi di Alife-Caiazzo:
don Martin Emilio Ortiz assume la cura pastorale delle Parrocchie Santa Maria delle Grazie e San Pancrazio in Prata Sannita e di San Nicola di Bari in Pratella;
don Alfredo Rigido assume la cura pastorale della Parrocchia Santa Maria ad Nives in Castel Campagnano.

Per la Diocesi di Sessa Aurunca:
don Luciano Marotta è nominato Parroco di San Giustino Martire in Mondragone e assume la cura pastorale della Parrocchia San Giuseppe Artigiano in Mondragone;
don Manuel Rinaldi assume la cura pastorale delle Parrocchie Santi Giovanni e Paolo in Casale di Carinola e Santa Maria in foro Claudio in Ventaroli di Carinola;
don Alessio Leggiero assume la cura pastorale delle Parrocchie Santa Maria dei Pozzi in Lauro di Sessa Aurunca e di San Bartolomeo Apostolo in Rongolise di Sessa Aurunca.


Nuove nomine in Diocesi

In data odierna, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha provveduto ad affidare:
– a don Vittorio Marra, la cura pastorale della Parrocchia San Sebastiano Martire in Marzano Appio, unitamente alle Parrocchie di San Giacomo Apostolo in Ameglio e di Santi Pietro e Paolo in Campagnola;
– a don Gianluca Zanni, la cura pastorale della Parrocchia San Nicandro in Calvi Risorta, unitamente alla Parrocchia di San Nicola di Bari in Calvi Risorta.


“Apri Ucraina”: un ponte di pace tra Lanivtsi e l’Alto Casertano

Il Vescovo Cirulli: “Siamo qui pronti a fare tutto il possibile per aiutarvi"

Uffici per le comunicazioni sociali 

Comunicato per la stampa

Prosegue il soggiorno dei bambini provenienti da Lanivtsi, in Ucraina, ospitati dalla Caritas della Diocesi di Sessa Aurunca nell’ambito del progetto “Apri Ucraina”. Un’iniziativa, in continuità con le attività portate avanti dalle tre diocesi dell’Alto casertano guidate dal Vescovo Giacomo Cirulli, nata per donare momenti di serenità e sollievo a chi, troppo presto, ha conosciuto il dolore della guerra.

Nel pomeriggio di venerdì 12 settembre, i giovani ospiti — accompagnati da don Osvaldo Morelli, dall’équipe diocesana e dal Sindaco di Mondragone, Francesco Lavanga — hanno raggiunto l’Episcopio di Teano per incontrare il Vescovo delle Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca. Un incontro carico di affetto e condivisione, pensato per lenire le ferite invisibili che la guerra ha lasciato nei loro cuori.

Seguiamo con attenzione ciò che accade in Ucraina — ha sottolineato S.E. Mons. Giacomo Cirulli nel corso dell’incontro— e siamo consapevoli che, purtroppo, a pagare il prezzo più alto è sempre il popolo. I problemi degli adulti si riversano sui bambini, che crescono in condizioni ingiuste. Ma loro hanno il diritto di vivere una vita normale. Noi, con le nostre comunità, siamo qui, come lo siamo stati in questi anni, pronti a fare tutto il possibile per aiutarvi”. Dall’incontro, il Pastore dell’Alto casertano ha infatti lanciato una nuova iniziativa rivolta ai bambini che vivono tutte le sofferenze della guerra: l’istituzione di borse di studio finalizzate ad accompagnarli nella formazione personale e nella crescita.

A fare seguito alle parole del Vescovo è stata Inna, una delle accompagnatrici dei bambini: “Grazie, Eccellenza, per le vostre preghiere: sono lunica arma che ci resta. I bambini sono la nostra unica gioia in questo periodo e grazie a voi stanno vivendo giorni meravigliosi, lontani dalle sirene a cui purtroppo sono abituati”. Il Vescovo ha concluso l’incontro con un momento di preghiera e benedizione rivolta ai bambini e ai familiari, un gesto che ha suggellato ancor più il momento di unione in Dio nella fede e nella speranza.

Il progetto “Apri Ucraina” si conferma così un piccolo ma potente segno di pace. Da un lato l’accoglienza calorosa offerta ai bambini provenienti da Lanivtsi; dall’altro, un’importante esperienza di crescita per le tre comunità diocesane coinvolte sul valore profondo della solidarietà e della convivenza pacifica e della pace. I bambini resteranno a Mondragone fino a giovedì 18 settembre per poi fare rientro presso le proprie case uno zainetto pieno di sorrisi, gioia e ricordi indelebili: frammenti di serenità che, in un contesto segnato dalla guerra, diventano tesori preziosi. L’ospitalità di questa dieci giorni è frutto del gemellaggio tra le comunità di Mondragone e la città di Lanivtsi, dove il Vescovo Giacomo Cirulli immediatamente espresse il desiderio di offrire ai bambini più colpiti dagli effetti della guerra un soggiorno sereno e rigenerante.

Da quel momento, la macchina organizzativa si è attivata con entusiasmo e determinazione, trasformando un gesto di speranza in una realtà concreta. Un ponte di umanità che unisce territori lontani, ma vicini nel cuore.

 

Teano, 13 settembre 2025

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Il Pellegrinaggio giubilare a Roma

Mercoledì 10 settembre le Diocesi dell'Alto casertano con il Vescovo Cirulli hanno incontrato Papa Leone e attraversato la Porta Santa

In Piazza San Pietro all’udienza generale di Papa Leone. È iniziata cosi la mattinata dei Pellegrini delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca giunti a Roma per il pellegrinaggio alla Porta Santa e alla Tomba di Pietro nell’anno del Giubileo della Speranza mercoledì 10 settembre.
La pioggia caduta copiosa in attesa del Pontefice, ha lasciato il posto alla festa e all’entusiasmo della Piazza quando Papa Leone ha iniziato il giro in papamobile tra i settori.

Con i pellegrini dell’Alto casertano anche una rappresentanza di Sindaci.
Papa Leone ha commentato il Vangelo della Passione, proseguendo il cliclo di catechesi sulla speranza: “Sulla croce Gesù non muore in silenzio, come una candela che si consuma, ma lascia la vita con un grido”.
“Non è un grido di disperazione – ha proseguito Papa Leone – ma l’ultima tappa di una vita donata fino in fondo; verità che resta fino all’ultimo. È in quell’uomo straziato che si manifesta l’amore più grande, la verità di un Dio che non resta distante, ma che si fa vicino pienamente al dolore dell’uomo.
È grido di dolore e di speranza, una speranza che non si rassegna; Gesù non ha gridato contro il Padre, ma verso di Lui”.
Al termine, il saluto ai pellegrini presenti ricordando tra i tanti quelli delle Diocesi dell’Alto casertano. Applausi e cori si sono levati in risposta esprimendo la gioia e l’entusiasmo di essere con il Papa, in ascolto del suo Magistero e con lui a pregare per la pace, per il bene.
Dopo l’udienza generale i gruppi – nuovamente sotto la pioggia battente – si sono messi in cammino per attraversare la Porta Santa.
Una lunga fila di giovani, anziani, bambini, religiosi e sacerdoti, durata oltre i tempi previsti, ha fatto ingresso in Basilica.
La preghiera, la commozione, la serenità dell’incontro con la Misericordia di Dio hanno predisposto i fedeli alla celebrazione eucaristica presieduta da S. E. Mons. Giacomo Cirulli.
Sul Vangelo delle Beatitudini il Pastore ha aperto la strada dei ‘suoi’ fedeli al tema della gioia piena, della felicità che è nell’unica scelta di vita possibile, “come stamattina ci ha ricordato Papa Leone, la strada della Croce, fare sulla terra, nell’esperienza umana di ogni giorno, la volontà di Dio”. “Cercare le cose di lassù, come ci ha ricordato l’apostolo Paolo – ha proseguito – non è separarsi dall’esperienza terrena ma in essa vivere secondo il piano di Dio per noi, scegliendo il Vangelo”.
Mons. Cirulli di fronte ai numerosi pellegrini giunti dall’Alto casertano non ha trattenuto l’emozione del momento: “siete tantissimi, ed è bellissimo. Il nostro essere qui in pellegrinaggio, insieme le tre Diocesi, vuole essere un atto di affidamento a Dio, guidati dal suo Spirito, perché accolga di noi ogni limite e fragilità”.
Al termine della Messa, parole di gratitudine ai partecipanti, agli organizzatori del pellegrinaggio, ai disabili che il Papa ha incontrato personalmente, ai sindaci che si sono affiancati alle loro comunità.

 

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La Caritas di Sessa Aurunca si prepara ad accogliere 22 bambini ucraini

Venerdì 12 settembre l’incontro con il Vescovo Giacomo Cirulli

Uffici per le comunicazioni sociali
Comunicato per la stampa

La Caritas di Sessa Aurunca si prepara ad accogliere 22 bambini ucraini.
Venerdì 12 settembre l’incontro con il Vescovo Giacomo Cirulli

 

La Caritas della Diocesi di Sessa Aurunca, sostenuta fortemente dal Vescovo Giacomo Cirulli, si prepara ad accogliere 22 bambini provenienti da Lanivtsi, in Ucraina, per un campo estivo che si terrà da lunedì 8 a giovedì 17 settembre a Mondragone e sul territorio diocesano.

L’iniziativa rientra nel progetto “Apri Ucraina” promosso dalla Caritas diocesana, con l’obiettivo di offrire ai bambini colpiti dalle drammatiche conseguenze della guerra momenti di serenità, accoglienza e spensieratezza. Durante il soggiorno sono previste attività di animazione, giochi, visite guidate e momenti conviviali, pensati per rendere l’esperienza più gioiosa e significativa possibile fatta di incontri, di prossimità.

«Un’accoglienza che diventa gesto d’amore, capace di lenire le ferite attraverso il balsamo della speranza e di regalare sorrisi che parlano di futuro»: ha sottolineato S.E. Mons. Giacomo Cirulli, che incontrerà i bambini venerdì 12 settembre alle ore 17.30 presso l’Episcopio di Teano dove, per l’occasione, invita le Caritas delle altre due diocesi ad essere presenti in questo momento e a condividere questa iniziativa intrapresa dalla Caritas di Sessa Aurunca.

Il gemellaggio è nato da un incontro avvenuto nei mesi scorsi a Mondragone tra il Pastore delle tre Diocesi dell’Alto Casertano e il sindaco della Città di Lanivtsi, Roman Kaznovetskyi. In quell’occasione, il Vescovo ha manifestato la volontà di offrire ai bambini più colpiti dagli effetti della guerra un soggiorno sereno. Da lì, l’organizzazione si è subito attivata per trasformare l’impegno in realtà.

Sessa Aurunca, 5 settembre 2025

 

Download del Comunicato per la stampa.


Chiusura Punti nascita a Piedimonte Matese e a Sessa Aurunca. Le parole del Vescovo

Appello a presbiteri, diaconi, religiosi, religiose e Associazioni e Movimenti diocesani

Ai Presbiteri, Diaconi, Religiose e Religiosi; ai Presidenti e ai membri
delle Associazioni e Movimenti ecclesiali
delle Diocesi di Teano-Calvi,
di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca

 

Carissimi,
faccio appello alla vostra sensibilità e al senso di responsabilità nella costruzione del bene comune.
Alla luce dei recenti fatti di cronaca che vedono la chiusura dei Punti nascita negli ospedali civili “Ave Gratia Plena” di Piedimonte Matese e “San Rocco” di Sessa Aurunca, e delle conseguenti mobilitazioni popolari da parte di cittadini volenterosi di tenere alta l’attenzione su ciò che accade, sollecito vivamente il vostro interesse e se possibile la vostra partecipazione alle manifestazioni popolari in programma il 19 luglio e il 31 luglio rispettivamente a Piedimonte Matese e a Sessa Aurunca.

Nessuno si salva da solo”: le parole che più volte ci siamo ripetuti oggi trovano l’urgenza di essere vissute e condivise. Perciò insieme sforziamoci di essere un’unica voce per il bene dei nostri territori e la tutela del diritto alla salute e alla vita.
Come Vescovo delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca ho già manifestato il pieno consenso alle iniziative in corso; conto di avervi accanto in questo cammino.

Vi giunga la mia benedizione.
Teano, 16 luglio 2025

S.E. Mons. Giacomo Cirulli

 

Download invito del Vescovo.


La Concattedrale di Calvi sarà chiesa giubilare

Nell’Anno Santo 2025, dal 19 al 25 maggio, il Vescovo Mons. Cirulli concede alla Chiesa Concattedrale di Calvi Risorta i benefici giubilari

In occasione del Giubileo ordinario del 2025, in prossimità della Solennità di San Casto Vescovo e Martire, Patrono della Diocesi di Teano-Calvi, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha disposto che sia costituita chiesa giubilare la Concattedrale di Santa Maria Assunta in Calvi Risorta, dal 19 al 25 maggio 2025. In tale chiesa, alle condizioni ordinarie e secondo quanto stabilito dalla Penitenzieria Apostolica, i fedeli potranno lucrare l’indulgenza plenaria.
Il giorno 22 maggio alle 17.30 il Vescovo presiederà il solenne pontificale in onore di San Casto, alla cui intercessione affidiamo la diocesi di Teano-Calvi e la Chiesa tutta.