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Giornata Missionaria Mondiale. Le testimonianze: “Accogliere ed essere accolto ti trasforma”

Domenica 22 ottobre la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale. Le offerte raccolte durante le Messe saranno destinate alle Pontificie Opere Missionarie

La testimonianza di tre missionari, l’ascolto delle loro esperienze di vicinanza e accoglienza verso gli ultimi accresce il senso di comunione con la tutta la Chiesa alla vigilia della Giornata Missionaria Mondiale che si celebra domenica 22 settembre e al contempo rafforza la comunione e l’incontro tra le tre chiese dell’alto casertano guidate vescovo S.E Mons. Giacomo Cirulli perché è da esse che viene il racconto di don Crescenzo Gravante (Diocesi di Teano-Calvi) impegnato in alcune missioni in Nord Africa, il giovane Apiah (Diocesi di Sessa Aurunca) proveniente dal Ghana e oggi lui stesso missionario e Suor Nunzia Verdino (Diocesi di Alife-Caiazzo) ogni giorno a Caiazzo per le famiglie con disagi economici e sociali. Hanno raccontato le loro esperienze nella Veglia missionaria interdiocesana il 15 ottobre nella Basilica Concattedrale dove – in occasione del Millenario di Santo Stefano Menicillo (1023-2023) patrono della Diocesi di Alife-Caiazzo – si sta celebrando un Giubileo straordinario (i solenni festeggiamenti si terranno il prossimo 29 ottobre).

“La missione può nascere solo dopo un incontro reale con Cristo che ne rende gli uomini annunciatori”, le parole del Vescovo S.E. Mons. Cirulli commentando il brano dei discepoli di Emmaus. “Esperienza che si profila per chiunque ne faccia esperienza nella vita personale o quella comunitaria in Parrocchia: da questo scaturisce il Suo mandato ad annunciare la Sua presenza, vita e salvezza per tutta l’Umanità”.

Le testimonianze
Don Crescenzo Gravante, della diocesi Teano-Calvi, impegnato in alcune missioni in Nord Africa ha menzionato le opere del patrono della Diocesi Stefano Menicillo, ricordando episodi della sua vita e in particolare il gesto della distribuzione del pane confrontandolo con le esperienze vissute in Africa e ricordando che insieme a Dio “riusciamo ad essere missionari, anche laici e che l’annuncio della parola di Dio è umanità e dobbiamo continuare a non perderla, diversamente da ciò che sta accadendo nelle ultime ore in Medio Oriente ma anche nelle guerre che sono sparse per il mondo, anche lontane da noi”. 

Apiah, giovane ghanese, accompagnato dal diacono Egidio Nerone dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Sessa Aurunca ha raccontato i terribili disagi legati al suo viaggio verso l’italia: decide di fuggire dalla guerra in Africa dopo aver assistito a morte e distruzione; nel suo viaggio lo accompagna una corona del Rosario, la preghiera e la fiducia nella Vergine Maria. Arrivato in Libia viene arrestato finchè scarcerato riprende il suo viaggio a bordo di un barcone ed è accolto in Italia, in ultimo a Castel Volturno dove oggi è lui stesso missionario verso tanti giovani stranieri in difficoltà. “Accogliere ed essere accolto ti trasforma”, è la frase pronunciata dal diacono Egidio ricordando la tristezza che si trasforma in gioia quando ci si sente accolti e amati.

In ultimo, la storia di Suor Nunzia Verdino delle Povere Figlie della Visitazione presenti nella Diocesi di Alife-Caiazzo, alla guida del Centro Madre Claudia istituito a Caiazzo negli anni ’90. In questo contesto la parola chiave delle religiose è “inclusione”: il loro Centro è aperto a chi ha bisogno di assistenza morale e materiale, parole di conforto o semplicemente per trascorrervi un momento di svago e serenità, senza distinzione di razza o ceto sociale.

 


Vestizione di fra Giuseppe Chiello nell’Ordine dei Frati Cappuccini

Il giovane, originario della Parrocchia di Santa Maria del Monte in Marzanello, ha fatto il suo ingresso nel Noviziato dei Frati Cappuccini a Morano Calabro

Nella giornata di venerdì 15 settembre, presso il santuario francescano di Morano Calabro (CS), nella Solenne Celebrazione del Vespro, è savvenuto il rito della Vestizione del giovane Giuseppe Chiello, originario di Marzanello. Cresciuto nella Parrocchia di Santa Maria del Monte, il giovane ha sentito da subito il desiderio di consacrare la propria vita al Signore. Dopo un periodo iniziale di frequentazione del Seminario Maggiore, ha sentito maturare la chiamata al servizio del Signore nella forma della vita religiosa, cominciando, con la benedizione del Vescovo diocesano S.E. Mons. Giacomo Cirulli, un cammino di discernimento nella famiglia francescana dei Frati Cappuccini. Dopo aver concluso il tempo del Postulandato, con il Rito della Vestizione ha fatto il suo ingresso ufficiale nel periodo di Noviziato, un tempo di ulteriore discernimento, nel quale sarà chiamato ad approfondire il discernimento con l’ausilio del Maestro dei Novizi e di coloro che ne cureranno la formazione.

Con lui, altri tre giovani appartenenti alle Province dei Frati Minori Cappuccini del Sud Italia hanno ricevuto i “panni della prova”. La Solenne celebrazione è stata presieduta dal ministro provinciale di Calabria, fr. Giovanni Loria e ha visto la partecipazione del ministro provinciale della Provincia religiosa di “Sant’Angelo e Padre Pio”,  fr. Francesco Dileo, e di altri frati provenienti dalle rispettive zone meridionali.

Il parroco della sua Parrocchia di origine, don Luigi Gennaro De Rosa, ha espresso grande soddisfazione per questo ‘figlio’ della parrocchia di Marzanello. “L’intera comunità parrocchiale si è unita in preghiera per questo nostro giovane che venerdì ha iniziato il suo percorso di Noviziato nella famiglia dei frati Cappuccini – commenta così il Vicario Episcopale don De Rosa – desiderio coltivato sin da giovanissimo. Seguire il Signore nella chiamata alla vita consacrata è un itinerario di vita impegnativo ed esigente, che richiede qualità umane e spirituali necessarie, come la capacità di ascoltare la parola di Dio e disporsi a compiere la Sua volontà, la docilità nel mettersi a servizio del prossimo, affidandosi ai Superiori e in spirito di filiale obbedienza, e l’umiltà di chi, come Francesco d’Assisi, sa fare della povertà e della Provvidenza il proprio stile di vita. A chi intraprende questo cammino, il Signore certamente non farà mancare il Suo sostegno e la Sua vicinanza ”.


Appuntamento sul Matese: la Giornata Mondiale della Gioventù continua nell’evento della Pastorale giovanile

Il 2 e il 3 settembre tutti i giovani delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca si danno appuntamento presso la casa "Scarponi del Matese": esperienze a confronto e programmazione futura

La GMG di Lisbona 2023 non è finita. La Pastorale giovanile delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca promuove infatti l’iniziativa Rise Up – GMG to be continued per il 2 e il 3 settembre sulle sponde del Lago Matese, presso la Casa “Scarponi del Matese”. I giovani tornati da Lisbona in agosto, dopo l’incontro mondiale con Papa Francesco non saranno da soli perché condivideranno questi due giorni con i ragazzi che non erano presenti al grande evento nella capitale portoghese ma che li hanno seguiti da casa. Per questo motivo nella mente e negli obiettivi degli organizzatori c’è tutta la volontà di far respirare aria di GMG, la stessa che hanno vissuto i partecipanti in un contesto dove ognuno si prende cura dell’altro, si prega insieme, si socializza, si instaurano confronti importanti…
Anche da parte del Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli l’invito a partecipare: “È importante che la GMG di Lisbona, con tutti i suoi contenuti, trovi concreto eco nelle nostre tre Diocesi”. Puntare sulla continuità è il desiderio del Pastore: l’entusiasmo generato dalla Giornata Mondiale della Gioventù, i contenuti emersi dalle parole del Papa e dalle catechesi, una Chiesa generatrice di gioia: tutta questa visione che si è aperta agli occhi di tanti giovani – soprattutto quelli alla loro prima esperienza – va coltivata e fatta fermentare qui dove essi vivono, nelle loro piccole chiese particolari in cui sognano di essere protagonisti dell’annuncio del Vangelo e dove possono portare significative sferzate di vivacità, creatività, gioia.

Il programma di Rise Up – GMG to be continued
Per coloro che volessero raggiungere la Casa “Scarponi del Matese” in pullman, il trasporto sarà attivo da San Gregorio Matese alle 17.00 (è importante comunicarlo agli Uffici di Pastorale Giovanile). All’arrivo è prevista l’accoglienza e un primo momento di incontro in struttura e all’aperto. Dopo cena, dalle 21.30, fino a tarda serata è prevista la preghiera, l’adorazione eucaristica, le confessioni. Al mattino, nuovamente attività formative; alle 12.00 sarà il Vescovo Mons. Giacomo Cirulli a presiedere la Messa. A seguire il pranzo e un ultimo momento di festa.
Ai partecipanti è richiesto lo stuoino e il sacco a pelo.
Per l’adesione, accedere al gruppo Telegram “Apriti cielo-grest 2023” o contattare i sacerdoti responsabili della Pastorale giovanile don Raffaele Farina (Diocesi di Teano-Calvi); don Paolo Vitale (Diocesi di Alife-Caiazzo); don Mario Taglialatela (Diocesi di Sessa Aurunca) direttamente o tramite i canali social.


Caritas diocesana: porte spalancate a nuovi migranti

La Caritas diocesana di Teano-Calvi, su iniziativa del Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, ha risposto positivamente all'appello della Prefettura di Caserta e ha accolto 58 nuovi migranti provenienti dall'Africa del Nord

Nel segno della continuità della propria azione la Caritas di Teano-Calvi ha aderito all’appello della Prefettura di Caserta per offrire ospitalità ai migranti che, sempre più numerosi, raggiungono i confini del nostro Paese in cerca di asilo. In sinergia con le Istituzioni civili la Diocesi di Teano-Calvi ha provveduto ad ospitare 58 migranti nelle strutture caritative preposte all’accoglienza già presenti e attive sul territorio diocesano. Tale iniziativa umanitaria, che S.E. Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca sostiene in fede ad una linea pastorale ormai consolidata, fa seguito all’esperienza positiva già concretizzata negli ultimi due anni dalla Caritas di Teano-Calvi in favore dei profughi ucraini, in collaborazione con Caritas Italiana. Ancora una volta le porte delle Case della Carità “S. Giuseppe Moscati” di Pignataro Maggiore e “Sacro Cuore di Gesù” di Mignano Monte Lungo si sono spalancate per accogliere il gruppo di migranti appena giunti: si tratta soprattutto di madri e bambini provenienti principalmente dal Nord Africa e dai Paesi dell’Africa sub sahariana.

Sotto la supervisione del Direttore don Davide Volo e del responsabile medico il dott. Mario Cataldo, sono in corso tutte le attività di prima accoglienza: visite mediche, consegna del vestiario e degli effetti letterecci, conseguimento della STP da parte della competente ASL per usufruire del Servizio Sanitario Nazionale e quant’altro si renda necessario per garantire un’accoglienza sicura sotto il profilo medico e socio-assistenziale. Garantire i diritti fondamentali della persona, anche in considerazione della provenienza, della fede religiosa, dello stato di salute, della differenza di genere, della presenza di situazioni di vulnerabilità: è quanto la Caritas di Teano-Calvi continua a concretizzare nel servizio di accoglienza e assistenza.


Solenne Pontificale in onore di San Paride

Il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha presieduto la Santa Messa in onore di San Paride, primo Vescovo e Patrono della Diocesi di Teano-Calvi

Nella mattinata di ieri, 5 agosto 2023, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha presieduto la S. Messa in occasione del Santo Patrono della Diocesi di Teano-Calvi, San Paride, affiancato da una folta rappresentanza del Clero delle tre diocesi sorelle di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca.

Durante l’omelia, il Vescovo è ha ricordato i giovani di tutto il mondo che in questi giorni stanno partecipando alla GMG 2023 a Lisbona in Portogallo. Sono più di un milione, con una consistente delegazione delle tre diocesi dell’Alto Casertano. “Tutti….Todos…..E’ così che il Santo Padre si è rivolto in lingua Spagnola ai giovani a Lisbona”, ha ricordato il Vescovo all’inizio della sua omelia. “Questo todos sta ad indicare che la buona Notizia, l’annuncio del Vangelo, è rivolta a tutti, ma proprio a tutti”.

Proprio sull’annuncio del Vangelo, Mons. Cirulli si è soffermato, indicando come testimonianza esemplare la vita degli Apostoli: nel viaggio di Paolo, che si mette in cammino per evangelizzare, nel viaggio di Paride, che lascia la terra ateniese per accendere nuove fiaccole di fede in terra sidicina, c’è il viaggio della Parola di Dio, seminata a larga mano dal buon seminatore che opera attraverso i suoi apostoli e chiede, oggi come allora, cuori accoglienti, terreni fertili.

“Andate ed annunciate a tutto il mondo il Vangelo – ha aggiunto il Vescovo – è quello che ha fatto anche San Paride, partendo dalla sua Patria per venire qui da noi, non da padrone ma da servitore, offrendo la propria vita nel martirio quotidiano della sua testimonianza evangelica”.

La vita di San Paride deve avere oggi una valenza esemplare maggiore per ciascuno. Egli,  come narra la leggenda, giunto a Teano si scandalizzò del culto dedito a un drago perciò decise di ucciderlo. Ognuno di noi è chiamato a lottare con tutte le sue forze perché l’amore , la giustizia e la misericordia di Dio fioriscano, scontrandosi con i “draghi” che quotidianamente distolgono dalla vita buona del Vangelo.

Al termine dell’omelia, il Vescovo ha rivolto un appello ai propri sacerdoti, ma anche all’assemblea radunata per il solenne Pontificale, affinché ciascuno consolidi la propria obbedienza al Santo Padre, che, come Pietro, è  Vicario di Cristo e regge il timone della Chiesa.

 


GMG Lisbona 2023: la festa dei popoli è qui

Diario di bordo dei primi due giorni di GMG per i giovani di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca

È giunto al termine il secondo giorno della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona 2023. I ragazzi delle Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca che hanno risposto positivamente all’appello del Papa ad essere presenti a questo importante evento ecclesiale internazionale sono protagonisti insieme ai loro coetanei di un’esperienza indimenticabile. Hanno consumato le scarpe percorrendo le strade del capoluogo lusitano, attraversando le interminabili file e le altre difficoltà logistiche proprie dei grandi eventi come la GMG, ma conservando nel cuore la gioia e l’entusiasmo che solo i giovani sanno avere. Il gruppo di Sessa Aurunca, partito lo scorso sabato, è stato pioniere di questa esperienza, mentre il gruppo di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo si è messo in cammino verso Lisbona martedì. Con percorsi differenti, i due gruppi hanno vissuto i momenti principali della GMG. Innanzitutto l’incontro con il Papa nel Parque Eduardo VII, ribattezzato per l’occasione Colina de Encontro. L’area collinare verde, collocata nel centro di Lisbona, è stata davvero luogo di incontro per tanti giovani. Una festa di bandiere, di colori, di musiche, file di ragazzi e ragazze che camminano in cordata, tenendosi per mano, attenti a non perdersi di vista, hanno sperimentato la preziosità, talvolta, anche la fatica dello stare accanto, dell’essere chiesa.
“La condivisione a cui siamo stati “costretti“ in questi giorni – invita a riflettere Margherita della Diocesi di Sessa Aurunca – ha permesso di tessere relazioni più intime e vere all’interno dei gruppi ma non solo. La GMG è anche questo: lasciarsi sorprendere dai propri compagni di viaggio. Le corse frenetiche per le strade alla ricerca dei mille eventi nell’evento, non sono fini a se stesse, ma sottendono incontri, scambi di sorrisi e lacrime e di sguardi curiosi e affascinati dalle diversità”.
Colpito e affascinato dalla moltitudine di giovani che, pur nella loro diversità si ritrovano insieme rispondendo alla stessa “chiamata”, Giovanni della Diocesi di Alife-Caiazzo: “spesso ci sentiamo dire che i miracoli non esistono, ma basta guardarsi intorno: vedere 700.000 anime, vite, cuori che si ritrovano in un unico luogo in nome della fede in Dio è un miracolo. Noi giovani siamo un miracolo!”.
Altro toccante momento che i giovani di tutto il mondo presenti a Lisbona hanno condiviso con Papa Francesco è stato quello della Via Crucis, vissuta sempre nella suggestiva cornice della Colina do Encontro. “Oggi cercheremo di fare un cammino insieme a Gesù, nella sua sofferenza, nella sua solitudine”, ha esordito il Papa invitando i giovani a fare silenzio e a entrare in contatto con le proprie personali esperienze di sofferenza. “Nel silenzio pensate alle vostre solitudini, alle vostre miserie e pensate che Gesù cammina attraverso la Croce affinché la nostra anima ritrovi il sorriso”. Toccati dalle meditazioni e dalle testimonianze che, di stazione in stazione, si sono susseguiti, i giovani hanno potuto constatare quanto il cammino della Croce sia un cammino di sofferenza e di redenzione allo stesso tempo, il segno della cura che Dio nutre nei confronti dell’uomo. “Anche l’esperienza della GMG può essere talvolta una cura – suggerisce Sara della Diocesi di Teano-Calvi – perché aiuta a superare le difficoltà, le preoccupazioni, le ansie a volte anche le violenze che i ragazzi di oggi si trovano ad affrontare”.
L’appuntamento continua trasferendosi dal centro cittadino sulle rive dell’oceano Atlantico, a Parque Tejo, rinominato per l’occasione Campo da Graça.
Papa Francesco e i giovani stanno per vivere due occasioni di grazia, la veglia di preghiera e la celebrazione della S. Messa che chiuderà l’esperienza lusitana della GMG di Lisbona 2023.

Cominciano i solenni festeggiamenti in onore di San Paride. La S. Messa nei primi vespri e la Processione con l’immagine del Patrono

Il Vescovo, S.E. Mons. Cirulli, ha presieduto la processione per le strade di Teano, al termine della S. Messa presieduta dal Parroco

Presieduta da don Giosuè Zannini, Parroco della Cattedrale, è stata celebrata la S. Messa in onore di San Paride, primo Vescovo di Teano e Patrono della Diocesi di Teano-Calvi.

La Celebrazione Eucaristica è stata arricchita dalla presenza di diversi sacerdoti, diaconi e seminaristi provenienti dalla Diocesi di Teano-Calvi e dalle Diocesi unite ad essa in persona Episcopi .

“La Città di Teano è rivestita di luce”, ha così esordito don Giosuè. “Dopo il tempo del Covid-19 – ha proseguito il Parroco – ritorna la festa di San Paride, con le sue gioie, i suoi colori, le sue attese, i suoi desideri, le sue speranze e forse anche con le sue delusioni e le sue amarezza”.

San Paride è stato il primo Vescovo di Teano e che è stato innalzato agli onori dell’altare dalla Chiesa. Una pia leggenda racconta che Paride, di origine ateniese, essendosi rifugiato a Roma al tempo delle persecuzioni fu consacrato vescovo di Teano dal papa S. Silvestro, non senza essersi prima acquistato grandi meriti presso gli abitanti di questa città: egli, infatti, avrebbe miracolosamente ammansito un enorme e terribile dragone, che arrecava continui danni alla popolazione. Fu il Baronio ad introdurre questo nome nel Martirologio Romano, in seguito però a comunicazioni dalla Chiesa di Teano.

Paride viene considerato come primo apostolo e patrono principale della città di Teano, dove sarebbe morto nel 346. Il suo corpo, conservato nella Cattedrale, è fin dagli inizi stato oggetto di culto e devozione.

Al termine della S. Messa è stato dato luogo alla consueta processione, presieduta dal Vescovo diocesano, S.E. Mons. Giacomo Cirulli.  A causa delle avverse condizioni meteorologiche, purtroppo, il corteo processionale è  stato interrotto


GMG2023: non è un fuoco d’artificio, ma il segno di una Chiesa in cammino

Il mandato del Vescovo Cirulli ai giovani di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca in partenza per Lisbona

“Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). È questo il tema che Papa Francesco ha scelto per la Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Lisbona dal 1 al 6 agosto. In preparazione a questo importante evento, che vedrà riuniti i giovani provenienti da tutto il mondo, il nostro Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, nella serata di lunedì 24 luglio ha voluto incontrare, presso l’Auditorium diocesano “Mons. Francesco Tommasiello” di Teano, i giovani di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, per un saluto prima della partenza che avverrà nei prossimi giorni.

Ad affiancare il Vescovo nell’incontro con i circa 180 giovani delle tre diocesi che stanno per mettersi in cammino verso Lisbona, i responsabili della Pastorale Giovanile di Alife-Caiazzo don Paolo Vitale e di Sessa Aurunca, don Mario Taglialatela.

“Si dovrà camminare tanto e si dormirà poco”, così il Vescovo ai giovani convenuti, “vivrete un’esperienza indimenticabile incontrando molti giovani provenienti da più parti del mondo, ognuno con la propria lingua. Ma sicuramente riuscirete a trovare il modo per poter comunicare tra di voi”.

Richiamando le parole del Papa del 2013, il Vescovo ha ricordato ai giovani che “le Giornate mondiali della Gioventù non sono ‘fuochi d’artificio’”, ma sono il segno di una Chiesa in cammino, una chiesa giovane che fa esperienza di condivisione e di fraternità universale.

Ciascun giovane, dalle mani del Vescovo, ha ricevuto, insieme al mandato missionario, il simbolo scelto per la GMG: una croce con la scritta “anastasa” (si alzò), che richiama l’episodio biblico della Visitazione. L’azione di alzarsi presenta Maria, allo stesso tempo, come donna di carità e donna missionaria. Il partire in fretta è l’atteggiamento con cui sono sintetizzate le indicazioni di papa Francesco per la GMG di Lisbona 2023: «che siano di evangelizzazione attiva e missionaria da parte dei giovani, che riconosceranno e testimonieranno comunque la presenza del Cristo vivente». “Alzarsi” è il monito che i giovani in partenza per Lisbona ricevono come consegna dalle Chiese che essi rappresentano

L’incontro con Gesù, che ogni giovane vivrà in maniera ancora più intensa nell’esperienza della GMG, sarà arricchito dalla presenza di Papa Francesco, che incontrerà i giovani in occasione della Via Crucis, della Veglia e della S. Messa domenicale.

 


La Chiesa di S. Antonio Abate a Teano

Vede la luce uno studio di Buonomo e Delle Foglie sull'antica Chiesa presente nel territorio di Teano.

“La chiesa di Sant’Antonio abate di Teano” è titolo dell’ultima opera scritta a quattro mani dal dott. Geppino Buonomo e dalla dott.ssa Anna Delle Foglie e arricchito dalla presentazione del  Vescovo diocesano S.E. Mons. Giacomo Cirulli e l’introduzione della dott.ssa Laura Fenelli.

Nella serata di venerdì 21 luglio, il libro è stato presentato all’interno della chiesa di Sant’Antonio abate di Teano alla presenza degli autori, della dott.ssa Fenelli del parroco della Parrocchia Santi Cosma e Damiano don Luigi Migliozzi e del sindaco Giovanni Scoglio, mentre i lavori sono stati moderati dalla prof.ssa Giovanna Chiappaloni.

Il territorio dell’Alto casertano è uno scrigno ricco di beni naturali – si legge nella presentazione del Vescovo – beni artistici, beni archeologici, beni storici… Ben vengano quindi studi che gettano un fascio di luce su queste preziose “perle” per richiamare su di esse l’attenzione delle nostre popolazioni, istituzioni comprese. Uno di questi è quello di Geppino Buonomo e Anna Delle Foglie, i quali dopo aver già pubblicato studi e ricerche apprezzabili, ora presentano un loro lavoro sulla chiesa di Sant’Antonio abate in Teano, dove si conservano resti di affreschi antichissimi di grande rilievo artistico e storico. E’ attualmente una chiesetta, nell’antico passato legata ad un ospizio, che parla di un itinerario spirituale molto frequentato di tutta Europa, in viaggio verso l’embargo a Brindisi per la Terra Santa, dopo aver prima sostato presso la Santa Grotta di S. Michele sul Gargano. Mi riferisco alla famosa via Francigena“.

Il lavoro editoriale, inoltre, contiene alcune fotografie di Mimmo Feola, fotografo amatoriale che ha donato alcuni suoi scatti per la stampa del libro.


Il Vescovo e i seminaristi sulle orme dell’arcangelo Michele

Tempo di riposo e di riflessione per i giovani in formazione nel Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano

Si sta svolgendo in questi giorni, dal 17 al 21 luglio, l’uscita fuori porta dei giovani seminaristi delle Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, accompagnati dal Vescovo S.E.M. Giacomo Cirulli.
Accolti da padre Ladislao Suchy, rettore del santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo (provincia di Foggia) e guidati nella preghiera dai padri Micheliti, i seminaristi hanno vissuto momenti di riposo dagli studi ma, soprattutto, di riflessione e spiritualità sulle orme di San Michele Arcangelo.

Il Santuario, situato nella parte sud del Gargano, rappresenta un luogo di culto antichissimo, riconosciuto tra i più autorevoli Beni Culturali del mondo e molto caro al Pastore delle tre Diocesi dell’alto casertano.

L’origine del Santuario si colloca tra la fine del V e l’inizio del VI secolo quando l’iniziativa del vescovo Maiorano fu accompagnata da fatti miracolosi che diedero origine al culto dell’Arcangelo Michele sul promontorio pugliese: quattro sono infatti le apparizioni dell’Arcangelo Michele in questo luogo indicato anche come “Celeste Basilica” (non consacrata dagli uomini, ma dallo stesso arcangelo), con decreto della Chiesa è concesso “per sempre” il perdono evangelico ai visitatori confessati e comunicati.

Le tre comunità di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, si uniscono nella preghiera per chiedere, attraverso l’intercessione di San Michele nuove e sante vocazioni per le tre Diocesi.