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Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano, impegno continuo e promozione della famiglia. Verso il VI anno giudiziario

Il 3 febbraio 2022 sarà inaugurato il VI anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano (TEI) delle Diocesi di Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca, Teano-Calvi, un servizio giuridico e pastorale nato a marzo del 2016 sulle indicazioni e le prospettive che Papa Francesco nel 2015 stabiliva nella lettera (motu proprio) Mitis Iudex Dominus Jesus sulla nuova dinamica dei processi ecclesiastici in un’ottica di pastoralità, semplificazione e gratuità introducendo la pratica del processo breve per le dichiarazioni di nullità del matrimonio (clicca per approfondire)
Il Tribunale interdiocesano con sede a Teano, fin dal suo primo anno di attività, ha lavorato e contestualmente ha aperto ad occasioni di approfondimento e formazione sulla delicata materia della nullità matrimoniale in termini giuridici, pastorali, spirituali…  
Protagonisti di questi confronti, sacerdoti e avvocati. 
In vista del nuovo anno giudiziario, apriamo una finestra sulle attività del Tribunale e sul servizio che esso offre alle persone, singoli e famiglie, con il contributo del Cancelliere del TEI don Francesco Pinelli e del Vicario giudiziale Mons. Francesco Leone

 

Dopo il periodo della pandemia, con tutte le conseguenze riportate a livello personale, sociale, comunitario ed ambientale, in particolare circa il regime lavorativo e l’espressività delle varie professioni, che in generale sono risultate mortificate e decurtate sotto vari aspetti negli anni 2020 e 2021, bisogna necessariamente  rilevare che anche il cammino della Giustizia civilistica e canonistica ha risentito in parte di tale evenienza ed incidente emergenza.

Continuità di impegno
Per quanto riguarda il TEI di Teano, Tribunale Interdiocesano a cui fanno capo le Chiese particolari di Alife- Caiazzo, Sessa Aurunca, Teano-Calvi, c’è da osservare che al di fuori del primo periodo di look down, nei mesi di marzo – maggio 2020, ha continuato sempre nel lavoro giudiziale sia con le procedure breviori che con quelle ordinarie, anche se naturalmente il numero delle cause si è contratto per l’incidenza del contagio sulla generale attività religiosa e sociale dei fedeli e per i numerosi casi di malati e decessi che si sono verificati nell’ambito del territorio attinente alle tre suddette Diocesi, nell’alto casertano.

Il Tribunale di Teano ha funzionato, al di fuori di quanto predetto, sempre con regolarità ed ha accolto, ascoltato, discusso con tante persone, circa le varie difficoltà sorte nel corso delle convivenze coniugali, e ha proceduto nelle funzioni giudiziarie con attenzione e discernimento ai vari casi che sono stati presentati per l’esame e la decisione dei Vescovi – Giudici oppure dei Collegi giudicanti.

Ogni problematica familiare va trattata con grande circospezione e con zelo pastorale, perché i fedeli che si rivolgono al Tribunale chiedono innanzitutto tante spiegazioni e chiarimenti circa le procedure canoniche e i passaggi che bisogna verificare ed osservare per giungere alla conoscenza piena delle situazioni sullo stato delle persone, che meritano ogni rispetto e riconoscimento di dignità e di onestà in quello che vengono a presentare all’udienza delle sezioni istruttorie.

Bisogna sempre garantire e tutelare il principio della buona fama e della presunzione di innocenza, fino agli ultimi gradi di giudizio, anche se va rilevato e ricordato che i processi dinanzi agli organi della giustizia ecclesiastica non conducono alla ricerca di particolari colpe o reati, almeno per quanto riguarda la giustizia contenziosa e amministrativa ordinaria, ma piuttosto alla verità di fatti e situazioni che si sono verificati nel corso della convivenza coniugale e nella progettazione ed esecuzione di un programma di vita di coppia che prevede per tutti i matrimoni, e in particolare per quelli celebrati davanti alla Chiesa,  un contesto di verità, sincerità, credibilità, affidabilità, nonché stabilità dell’atto consensuale e del vissuto connubiale.

Promozione della famiglia
Il Tribunale Interdiocesano di Teano, che nel 2016 fu istituito dai tre Vescovi delle predette Diocesi, e che fu riconosciuto al livello più alto della Giustizia Amministrativa della Chiesa, in questi 5 anni di attività giudiziaria ha risposto a tutti i casi e a tutte le domande presentate alla propria attenzione, con il risultato che  numerose famiglie hanno conseguito non solo un verdetto di verità circa la propria vicenda coniugale, ma soprattutto  la serenità e la pace della propria coscienza, che in precedenza si vedeva gravata da tanti dubbi, difficoltà, indecisioni e turbamenti interiori, che lasciavano inerti e irrisolte situazioni bisognose di chiarezza e di certezza morale e giuridica.

Su questi aspetti e risvolti delle problematiche personali si è prodigato e speso in questi anni il predetto Tribunale Interdiocesano, grazie all’impegno pastorale e spirituale, nonché economico e di natura strutturale, profuso dai tre Vescovi Fondatori e dall’attuale Moderatore (S. E. Mons. Giacomo Cirulli, ndr), coadiuvati e collaborati dal Vicario Giudiziale, dal Cancelliere – capo, dai Giudici di Collegio, dal Difensore del Vincolo, dal Promotore di Giustizia, dagli Assessori, dai Notai e dall’Economo, che si sono resi presenti e attivi nello svolgimento dei loro particolari e delicati compiti, all’interno del TEI, ma con proiezione verso le comunità e i fedeli che hanno agito in giudizio.

All’apice di tale lavoro e impegno processuale è rimasto  sempre, come stella polare che indica il cammino, l’ispirato progetto legislativo di Papa Francesco e  quello esecutivo della Conferenza Episcopale Italiana che, con la normativa canonistica e le determinazioni amministrative,  hanno  dato certezza e agilità alle procedure canoniche, con particolare attenzione ai poveri e al principio di gratuità, di cui nelle tre Diocesi si sono avvalse ed hanno beneficiato numerose famiglie, che hanno ritrovato fiducia e nuovo impegno di vita e di pratica cristiana.

Don Francesco Pinelli, Mons. Francesco Leone

 

Fonte: Clarus


Aggiornamento del Clero per le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo

Si è tenuto ieri, 13 maggio, presso la chiesa parrocchiale dei SS. Cosma e Damiano di Vairano Scalo, il ritiro spirituale del clero diocesano di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo, con il vescovo mons. Giacomo Cirulli. La riflessione, guidata da padre Sabatino Majorano, docente di Teologia morale, è stata focalizzata sulla spiritualità del sacerdote vista alla luce della Parola di Dio nel tempo pasquale. Il momento di comunione tra le due Diocesi è proseguito nel pomeriggio, con l’incontro online riservato ai laici sull’Esortazione Amoris Laetitia. Questa mattina, invece, un momento di condivisione e aggiornamento pastorale rivolto ai sacerdoti più giovani delle due Diocesi.

Padre Majorano al Clero giovane

Padre Sabatino Majorano propone al Clero giovane una riflessione che si articola intorno al Ministero presbiterale vissuto come Diaconia ecclesiale e non individualistica per la crescita delle coscienze. La prima e doverosa sottolineatura, infatti, riguarda l’aspetto ecclesiale della pastorale: “Occorre – ricorda Majorano – che le linee di condotta pastorale siano condivise, ovvero che vadano cercate insieme nella pluralità di voci che compongono la Chiesa. La differenza nell’adozione delle linee pastorali, che è una degenerazione pastorale frutto dell’individualismo, genera non poca confusione nel popolo di Dio. La pandemia, inoltre, costituisce un fattore aggravante delle problematiche di ordine morale che quotidianamente i presbiteri si trovano ad affrontare e, quindi, rende ancor più necessario l’adozione di una linea pastorale comune e riconoscibile”.

 

Il presupposto di partenza per ogni agire pastorale è la comprensione della Chiesa casa aperta del Padre (Amoris Laetitia). Il segno concreto potrebbe essere, ad esempio, l’apertura delle Chiese. Ma l’apertura a cui il Papa invita riguarda, più in generale, le comunità: tutti possono partecipare alla vita ecclesiale. Anche per quanto attiene alla vita sacramentale occorre porsi nell’ottica del facilitare e non del controllare: le porte dei sacramenti – afferma papa Francesco – non si devono chiudere. Tutto ciò in linea con quanto afferma Sant’Alfonso Maria de’ Liguori: “so bene che dell’eucarestia non sono degni nemmeno gli angeli, ma Dio ha voluto degnarne l’uomo per guarire le sue infermità”.

Nella sua riflessione, inoltre, padre Majorano ha suggerito ai giovani Presbiteri alcune esigenze da tenere presenti nell’azione pastorale: evitare gli approcci dogmatici alla realtà e affermare la priorità della realtà sulla teoria (ascoltare il vissuto delle persone); riconoscere e indicare il bene possibile (fattori oggettivi indipendenti dal singolo impediscono di fare tutto il bene teoricamente pensabile, ma ciò deve spingere a ricercare e compiere il bene concretamente possibile); sviluppare la capacità di accompagnare (non dirigere, ma accompagnare); ricordare che i Presbiteri sono servitori dello Spirito che guida la coscienze nel bene, che non si può controllare o determinare il ritmo di crescita di ogni persona, che la fragilità non è una colpa, ma fa parte della nostra condizione umana; diventa colpa quando essa rifiuta la possibilità di grazia; preoccuparsi della dimensione sociale (ogni affermazione etica è anche politica e sociale); saper neutralizzare l’identità tra rispetto della libertà e indifferenza verso la libertà degli altri; sviluppare di più la cultura del noi; mettere al centro il diritto del più povero, difendere la ricchezza culturale, la bellezza naturale, incarnarsi.

Nella nostra proposta del Bene dobbiamo ricordarci che Cristo ci indica la via. Come il Cristo si è fatto Vangelo per noi? Incarnandosi, condividendo e annunciando. Anche il presbitero è chiamato ad agire così, altrimenti si ritroverà ad annunciare un’ideologia e non il Vangelo.

Famiglia Amoris Laetitia – Il cammino formativo condiviso dalle due Diocesi

Il matrimonio come sigillo ed esempio della famiglia. “Famiglia Amoris Laetitia”, questo è il tema scelto da Papa Francesco per questo Anno dedicato alla Famiglia ed inaugurato il giorno 19 marzo che durerà fino al 26 giugno 2022 con il X incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Roma per celebrare i 5 anni dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia.

In questi giorni, le due diocesi di Teano-Calvi ed Alife-Caiazzo hanno organizzato una serie di momenti di approfondimento sul tema coinvolgendo non solo i sacerdoti ma bensì anche i laici. Sarà padre Antonio Masi, vicario episcopale per la formazione e la cultura della Diocesi di Teano-Calvi, a coordinare i vari appuntamenti, con l’intervento di padre Sabatino Majorano, rendentorista, docente di teologia morale declinando per il clero e per i laici aspetti specifici dell’esortazione apostolica.

Nel pieno rispetto delle norme anticovid, i sacerdoti di riuniranno in presenza giovedì 13 maggio, presso la chiesa SS Cosma e Damiano in Vairano Scalo con riflessioni aventi un taglio di natura spirituale. Per quanto riguarda i laici, l’appuntamento si terrà nella stessa giornata alle ore 17 in modalità online sulle pagine Facebook delle due diocesi. Aggiornamento per il Clero giovane delle due diocesi presso l’Episcopio di Teano, sempre sul tema della Famiglia, nella giornata di venerdì 14 maggio.

Si tratta di un cammino in comune tra le due Chiese guidate dal Vescovo S.E.R. Mons. Giacomo Cirulli, quali quelle delle diocesi di Teano-Calvi ed Alife-Caiazzo, con argomenti che tratteranno l’amore coniugale, educazione alla fede dei figli e conseguenziale solidità di quella dei genitori, accompagnamento dei più piccoli e dei più giovani nelle tappe di un cammino fatto di formazione e di scelte con testimonianze di impegno nella vita ecclesiale e sociale.

Due diocesi guidate dallo stesso Padre, con un’unità di programmazione e condivisione a testimonianza di una unione che, nell’ambito della Chiesa, fa famiglia e quindi unione.

Centro Famiglia Emmaus

Il Centro Famiglia Emmaus (Consultorio Familiare Diocesano) è un opera Diocesana a sostegno dei singoli, delle coppie e delle Famiglie. È possibile contattare gli operatori tramite cellulare oppure mediante l’invio di un messaggio sulla pagina Facebook .


Ufficio di Pastorale Familiare

L’Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare si occupa di favorire, in maniera particolare, la formazione teologica e spirituale delle coppie affinché possano, efficacemente, contribuire in comunione con i rispettivi parroci, ai cammini formativi parrocchiali per le famiglie.

In Diocesi è iniziato, un efficace, percorso di incontri e catechesi volto

alla riscoperta della Grazia del Sacramento del Matrimonio. Come Papa Francesco ha suggerito nell’Esortazione post sinodale Amoris Laetizia, la famiglia, in maniera specifica, è chiamata a riscoprirsi al centro dell’interesse ecclesiale, non solo come cellula fondamentale della società e culla della vita, ma come piccola chiesa domestica in cui ci si sente coinvolti tutti in un percorso di crescita di vita e di fede volto a riscoprire la gioia dell’amore reciproco vivendo quotidianamente la grazia e la forza del Vangelo della Famiglia.

Unitamente col nostro Vescovo Giacomo abbiamo preso in carico anche le situazioni di famiglie “irregolari” che vivono situazioni di sofferenza e difficoltà per accompagnarle in un percorso di aiuto e sostegno.


Pastorale Familiare: Progetto e Itinerario formativo 2019/2020

“La pastorale familiare, in modo organico e sistematico, deve assumere un ruolo sempre più centrale in tutta l’azione pastorale della Chiesa’ La famiglia è di sua natura il luogo unificante oggettivo di tutta l’azione pastorale”  (Direttorio di pastorale familiare per la Chiesa in Italia, n. 97)

Scopo dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia è il supporto alla pastorale familiare delle parrocchie, alle attività delle associazioni, gruppi e movimenti ecclesiali, di ispirazione cristiana (con apertura e collaborazione anche al pensiero di ispirazione laico) che agiscono più direttamente in campo familiare, in attuazione del Direttorio di Pastorale Familiare per la Chiesa in Italia (1993) tenendo presente la famiglia non solo come problema ma come risorsa preziosa per la società e per la Chiesa.
Gli obiettivi che ci si prefiggono sono:

  • lo sviluppo della persona nella sua pienezza all’interno della famiglia ‘luogo primario della «umanizzazione» della persona e della società’ (Christifideles laici)
  • il vero ben-essere della società: la famiglia quale ‘cellula fondamentale della società’ (C.L.)
  • la missione della Chiesa quale servizio alla persona, alla famiglia, alla società considerando ‘la famiglia, via della Chiesa’ (C.L.).

L’ambito di interesse non è soltanto la preparazione al matrimonio, come è stato per decenni, ma l’accompagnamento in tutto l’arco della vita affettiva e dell’esperienza familiare ‘scrigno’ di tutti gli ‘amori’ che compongono l’uomo ed il suo essere.
Si delineano così vari ambiti di azione della pastorale familiare:
Educazione degli adolescenti e dei giovani all’amore;
Preparazione dei fidanzati al matrimonio e alla famiglia;
Celebrazione del matrimonio;
Accompagnamento dei giovani sposi e dei genitori;
Attenzione particolare alle famiglie in difficoltà di relazione e alle situazioni ‘irregolari’;
Spiritualità coniugale e familiare;
Formazione degli operatori di pastorale familiare;
Lo sforzo costante dell’Ufficio è di realizzare tutte le iniziative cercando o accettando
collaborazioni con gli altri Uffici pastorali e con altre realtà che si occupano della famiglia: Associazioni Familiari, Consultorio, Case Famiglia, Gruppi Famiglia, Associazioni, Movimenti, ecc. presenti in Diocesi, aperti a quelle realtà ed esperienza presenti nella Chiesa universale al servizio della famiglia.

PRESENTAZIONE
INTRODUZIONE
IL “VANGELO DEL MATRIMONIO E DELLA FAMIGLIA” Capitolo primo
CHIAMATI ALL´AMORE Capitolo secondo
FIDANZAMENTO TEMPO DI GRAZIA Capitolo terzo
LA CELEBRAZIONE DEL MATRIMONIO Capitolo quarto
UNA PASTORALE PER LA CRESCITA DELLA COPPIA E DELLA FAMIGLIA Capitolo quinto
LA MISSIONE DELLA FAMIGLIA NELLA CHIESA E NELLA SOCIETA´ Capitolo sesto
LA PASTORALE DELLE FAMIGLIE IN SITUAZIONE DIFFICILE O IRREGOLARE Capitolo settimo
LE STRUTTURE E GLI OPERATORI DELLA PASTORALE FAMILIARE Capitolo ottavo
APPENDICE
CONCLUSIONE 

“Famiglie ad alta quota” è la proposta che la Segreteria Diocesana per la Pastorale della Famiglia propone a tutte le famiglie della Diocesi.
Nella meravigliosa cornice delle Dolomiti Bellunesi, a 2 km dal paese natio di Papa Giovanni Paolo I, vogliamo vivere una settimana in famiglia tra famiglie.